Droga e kalashnikov, preso La Rocca

Sarno, secondo gli inquirenti dell’Antimafia il 25enne sarebbe molto vicino al clan dei Graziano di Quindici

SARNO. Armi da guerra e cocaina: fermato Nicola La Rocca, 25 anni, figlio del noto pregiudicato Francesco Paolo.

Il giovane è stato fermato dai poliziotti del Commissariato di Sarno per ordine dei pm della Dda di Salerno nella sua abitazione, nella tarda serata di martedì.

Il fermo, che sarà convalidato nei prossimi giorni dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore, scaturisce da un’indagine che lo scorso 14 dicembre ha portato all’arresto di Marco Viscardi che custodiva nella sua abitazione un kalashnikov e una pistola con un silenziatore, oltre a 107 grammi di cocaina, 274 grammi di marijuana e cinque chilogrammi di hashish.

Le successive indagini hanno permesso di accertare che il materiale sequestrato a Viscardi era, in realtà, di Nicola La Rocca. Il giovane assurto agli onori della cronaca quando era ancora minorenne, nel 2007 all’età di 16 anni uccise un ucraino dopo una banale lite per questioni di viabilità. Lo inseguì per le strade di Sarno dopo avergli sparato nell’auto e raggiuntolo gli esplose un colpo con una calibro 8 modificata. La lite scaturì per una precedenza non data, Nicola La Rocca fu colpito al volto dal 48enne.

Poi meditò vendetta. Poco dopo lo incrociò in Piazza Marconi a Sarno e dopo aver esploso dei colpi contro l’auto, lo inseguì fino a masseria Stefanelli e lì lo uccise. Dopo un periodo di affidamento in prova, La Rocca – allora minorenne – tornò in libertà con una serie di obblighi.

Ma da allora pare che abbia acquistato un ruolo di primo piano all’interno della criminalità organizzata di Sarno. Un ruolo che è cresciuto negli anni e che ha portato gli inquirenti ad inserirlo in un contesto criminale di elevato spessore.

L’indagine sul suo conto, partita dalla Procura di Nocera, è stata trasmessa per competenza alla Dda di Salerno. Il sequestro delle armi da guerra e dello stupefacente, avvenuto a dicembre scorso, è servito a corroborare quella che era la tesi della Procura antimafia.

Le indagini, condotte anche con mezzi tecnici, prima dalla Procura di Nocera e poi dalla Dda hanno permesso di acquisire elementi sulle responsabilità di Nicola La Rocca.

Secondo gli inquirenti, il materiale custodito da Viscardi era in effetti riconducibile al 25enne sarnese. Il giovane sarebbe inserito in ambienti criminali vicini al clan Graziano di Quindici che ha ancora molta influenza a Sarno. In capo al gruppo criminale, in particolare, l’affare droga e lo spaccio nella città alle pendici del Monte Saro. Ora si attende solamente la convalida del fermo di pg.

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