Droga e armi, Persico a processo 

Perizia psichiatrica per l’ex boss. Abbreviato anche per il rapper “Murzett”

Ci sarà un processo abbreviato per l’ex boss Ciro Persico e le altre due persone (il 53enne Ugo Ventre e il 32enne Gerardo Rispoli) arrestate con lui lo scorso novembre dopo il ritrovamento di quasi otto chili e mezzo di hashish, due chili di cocaina, materiale per il taglio e il confezionamento della droga, 7mila euro in contanti ritenuti il provento dell’attività di spaccio, una pistola semiautomatica calibro 7,65, (che è poi risultata essere stata rubata nel mese di luglio a Serre) con 7 cartucce già inserite nel caricatore e altre 14 custodite lìì vicino. Il materiale fu trovato dai carabinieri in un deposito nei pressi dell’abitazione di Persico, in via Masuccio Salernitano nel centro storico. Nell’appartamento con il 57enne c’erano al momento del blitz anche Ventre e Rispoli (rapper neomelodico noto col nome d’arte Murzett), e secondo gli inquirenti sarebbero tutti coinvolti nel giro di droga. La sentenza è prevista per il prossimo ottobre, ma intanto il difensore di Persico, l’avvocato Antonio Boffa, ha chiesto per l’ex capoclan una perizia psichiatrica per accertarne la capacità d’intendere e volere, perizia a cui è stata condizionata la richiesta di abbreviato. Nel lungo periodo di detenzione in carcere, dal quale è uscito meno di cinque anni fa, il boss della camorra avrebbe infatti iniziato a soffrire di disturbi psichici che secondo la difesa possono metterne in discussione l’imputabilità.
Anche gli altri due imputati hanno scelto il rito alternativo, che sarà celebrato davanti al giudice dell’udienza preliminare Alfonso Scermino. Hanno sempre negato ogni coinvolgimento, ma secondo gli investigatori non è affatto un caso che Ventre e Rispoli fossero nell’appartamento di Persico. Anzi, si ritiene che i tre fossero complici nella gestione dello spaccio di stupefacente e stessero forse organizzando attività illecite con l’uso delle armi.
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