Droga e alcol nella movida Parte l’esposto dei residenti 

Il documento inviato alla Procura, alla polizia locale e al sindaco Servalli Nelle vie del centro storico segnalate anche pericolose corse notturne in moto

Coas movida a ridosso del centro cittadino e residenti sulle barricate per sollecitare gli enti preposti a un maggior controllo delle strade, a tutela della pubblica e privata quiete. Una protesta che nei giorni scorsi ha trovato concreto riscontro attraverso un esposto-querela inviato all’attenzione della Procura della Repubblica, della Polizia di Stato, dei Vigili urbani e del sindaco Servalli. Ben ventitré i firmatari, rappresentanti di altrettante famiglie residenti in via Andrea Sorrentino, via Mafalda Di Savoia, via Dante Alighieri e via Giuseppe Verdi. Quattro traverse del centro cittadino note ai più perché in sostanza circondano l’ex cinema Capitol e costeggiano l’ufficio centrale di Poste Italiane.
A quanto pare, però, dalle 18 alle 3 la zona diventa una vera e propria terra di nessuno. Corse in moto, spaccio di sostanze stupefacenti, sosta selvaggia e schiamazzi notturni: queste le circostanze che hanno spinto i residenti a denunciare tutto alle autorità competenti. «Numerosi avventori, oltre un centinaio e tra questi anche molti minorenni – scrivono i residenti – consumano bevande alcoliche, fanno uso di sostanze stupefacenti, producendo schiamazzi, urla e rumori di ogni genere che, per la loro durata, intensità, modalità e per le circostanze di tempo e luogo, impediscono letteralmente ogni attività domestica e rendono inoltre impossibile il sonno ed il riposo».
Non solo, a destare sconcerto è anche il continuo intralcio alla viabilità con moto e auto parcheggiate in maniera selvaggia sui marciapiedi, davanti agli ingressi o in doppia fila. «Costringono gli altri automobilisti – prosegue la denuncia – ad un uso continuo del clacson, con un conseguente costante perenne rumore che è di oggettivo impedimento alla quiete ed al lavoro dei residenti della zona».
Infine, i ventitré sottoscrittori lamentano i mancati provvedimenti presi in merito dalle autorità, nonostante le ripetute segnalazioni. «È oggettiva e grave – concludono – l’omissione da parte degli enti preposti al rispetto delle norme del vivere civile, di un più efficace controllo e repressione delle violazioni in materia di disturbo alla pubblica quiete, pur in presenza degli innumerevoli solleciti a chi di dovere a volere provvedere».
Giuseppe Ferrara
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