Droga, chiesto oltre un secolo di reclusione

La requisitoria del pm Cardea per il traffico tra Nocera, Pagani, S. Egidio, la Valle dell’Irno e Salerno

PAGANI. Centotredici anni in tutto, per sedici imputati. È stata questa, durante la requisitoria di ieri, nell’aula bunker del Tribunale, la richiesta dell’accusa, rappresentata dal pm Cardea, in merito all’operazione “Sogni di gloria”.

A finire nel mirino delle richieste, Pantaleone Bonaventura di Scala (8 anni), Alfonso Di Lieto di Pagani (5 anni), Antonio Donniacuo di Montoro (6 anni e 6 mesi), Alessandro Fasulo di Salerno (4 anni), Alfonso Greco di Pagani (1 anno), Domenico Mauriello di Qualiano (8 anni), Giovanni Mauriello di Qualiano (8 anni), Gennaro Napolano di Nocera (8 anni), Alfonso Pepe di Pagani (7 anni), Salvatore Pepe di Pagani (8 anni), Michele Pisciotta di Pagani (9 anni e sei mesi), Giuseppe Petti di Nocera (4 anni), Francesco Sorrentino di S. Egidio (12 anni), Marco Sorrentino (7 anni), Giovanni Sorrentino di Sant’Egidio (8 anni), Enrico Pisciotta di Pagani (10 anni). Chiesta l’assoluzione per Luigi Mercadante di Salerno.

L’operazione era scattata nell’aprile del 2013 con l’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari chieste dal sostituto procuratore antimafia Maurizio Cardea, nei confronti del pregiudicato Salvatore Pepe, dei fratelli Enrico e Michele Pisciotta, di Giovanni Sorrentino e Luigi Mercadante.

I cinque erano accusati di associazione per delinquere di stampo camorristico finalizzato allo spaccio, concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione e porto di arma comune da sparo, illecita concorrenza aggravata.

Il periodo di riferimento delle indagini andava dal 2008 al 2012, finite con l’arresto in flagranza di cinque persone, il recupero di armi e droga, più ventidue persone indagate a piede libero e la contestazione di rapporti criminali intrattenuti con gruppi del Napoletano, del Casertano e alcuni personaggi di Salerno attivi nella zona di via Irno.

L’inchiesta partì nel 2008, quando furono sparati quattro colpi contro la saracinesca della ricevitoria per scommesse “Scommettendo”, in via Taurano a Pagani. Da quell’episodio partì l’operazione investigativa centrata sul gruppo emergente attivo tra Sant’Egidio e Pagani, il clan ribattezzato “Pisciotta-Sorrentino”, mirante a gestire la zona nei campi dello spaccio di droga, estorsioni ai cantieri edili e imposizione di videopoker.

(d. s.)

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