OPERAZIONE MY LOVE

Droga ai pazienti della clinica psichiatrica

Regista del traffico Salvatore “Din Din” ricoverato e la compagna Morena che consegnava le dosi

SALERNO - Salvatore Squillante, noto col soprannome di “din din”, dal letto di una casa di cura psichiatrica dove era ricoverato, procacciava i clienti alla compagna, Morena Caputo, anche tra gli stessi ospiti del reparto. Questo è uno dei tanti retroscena che emergono dall’inchiesta “My Love”, contro lo spaccio di sostanze stupefacenti a Scafati e nei comuni limitrofi. Il particolare della clinica emerge dalle indagini sulla seconda gang sgominata dalla Dda di Salerno e dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, che faceva capo, secondo l’accusa, a Teresa Cannavacciuolo, ai fratelli Caputo e agli Squillante. Secondo il Gip del tribunale di Salerno che ha emesso le 36 misure cautelari eseguite martedì scorso, Salvatore “din din” «sebbene si trovasse sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, in regime di ricovero obbligatorio presso la clinica… di Nocera Inferiore, coadiuvava fattivamente la moglie, reperendogli i clienti presso la citata struttura».

(s.d.n.)

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