Dramma lavoro per l’uomo ferito

S. Severino, da tempo precario il 62enne che si è colpito con una spranga

MERCATO SAN SEVERINO. Restano stabili le condizioni di G. T., il 62enne che martedì mattina si è ripetutamente colpito al capo con una spranga di ferro davanti alla sede del Comune di Mercato San Severino, in segno di protesta per lo stato di disagio che sta vivendo a causa della mancanza di un lavoro. L’uomo, che risiede in località Corticelle, sposato con figli, secondo le testimonianze di alcuni residenti, avrebbe sempre condotto una vita caratterizzata da impieghi saltuari, senza mai avere una stabilità lavorativa per garantire a lui e alla sua famiglia la possibilità di vivere in condizioni decorose. Uno degli ultimi lavori che il sessantaduenne ha fatto è stato il trasporto di ferro e metalli derivanti da elettrodomestici in disuso da consegnare alle ditte specializzate nel riciclo.

Fino a martedì scorso, quando l’uomo, da tempo disoccupato con problemi di natura economica, è precipitato in uno stato di sconforto e sfiducia generali, decidendo di mettere in atto una singolare forma di protesta davanti al Palazzo Vanvitelliano, dove aveva chiesto di parlare col sindaco Giovanni Romano, in quel momento assente. I colpi che si è dato in testa, che gli hanno provocato un temporaneo svenimento, non hanno danneggiato organi vitali, procurando all’uomo solo delle ferite superficiali guaribili in circa una settimana.

Inizialmente, il personale medico dell’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino, dove è stato trasportato da un’ambulanza del 118, pensava che il paziente fosse affetto da disturbi psichici. Ipotesi respinta dal fratello del sessantaduenne, raggiunto telefonicamente dopo lo spiacevole episodio, che ha confermato il buono stato di salute mentale dell’uomo. «Aiutatemi, non riesco più a vivere» sono state le parole dell’uomo dopo essere stato soccorso. (m.r.)