L'EMERGENZA EPIDEMIA

Draghi: «500mila vaccini al giorno e riaprire scuole»

Il premier in Senato: «Iniziare a pianificare il ritorno tra i banchi»

Accelerare la campagna vaccinale con l'obiettivo di arrivare a mezzo milione di dosi al giorno, dare priorità agli anziani e ai fragili (anche se "alcune Regioni trascurano i loro anziani"), lavorare con i partner europei per arrivare a una autonomia della Ue sulla produzione di vaccini. E soprattutto pianificare una strategia di uscita sul fronte riaperture, a cominciare dalle scuole, che se le condizioni epidemiologiche lo consentiranno potrebbero di nuovo riaprire dopo Pasqua. Mario Draghi illustra al Senato la posizione che il governo porterà al tavolo del vertice dei capi di Stato e di governo che si riunirà domani in videoconferenza, parla di "pieno coinvolgimento del Parlamento", esprime "forte soddisfazione per la partecipazione del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden" al Consiglio europeo e non risparmia una bacchettata alle Regioni alcune delle quali "trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale".

L'intervento di Draghi è quasi tutto centrato sulla campagna vaccinale a un anno di distanza dall'esplosione del virus: "dobbiamo fare tutto il possibile per una piena e rapida soluzione della crisi sanitaria - dice il premier - sappiamo come farlo: abbiamo quattro vaccini sicuri ed efficaci. Tre sono già in via di somministrazione, mentre un quarto, quello di Johnson & Johnson, sarà disponibile da aprile. Ora il nostro obiettivo comune deve essere ora quello di vaccinare più persone possibile, nel più breve tempo possibile". Il messaggio del premier è "di fiducia", "in queste settimane il Governo è determinato a portare avanti la campagna vaccinale con la massima intensità. E siamo già all'opera per compensare i ritardi di questi mesi", aggiunge. "L'accelerazione è già visibile nei dati - rivendica Draghi - nelle prime tre settimane di marzo, la media giornaliera delle somministrazioni è stata di quasi 170 mila dosi al giorno, più del doppio che nei due mesi precedenti" malgrado il blocco temporaneo di AstraZeneca, in parte compensate con un aumento delle vaccinazioni con Pfizer. "Ma il nostro obiettivo è portare presto il ritmo di somministrazioni a mezzo milione al giorno", annuncia.