Dossier Legambiente: scuole salernitane bocciate in sicurezza

Bene la differenziata. Troppe barriere per i disabili
Meno della metá è dotata del certificato antincendio

SALERNO. La raccolta differenziata funziona a puntino, ma le barriere architettoniche costituiscono ancora un ostacolo. Giardinetti e palestre non ci vedono al top, la sicurezza è spesso un optional e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile sembra ancora un miraggio.

Il rapporto Ecosistema scuola 2011 di Legambiente parla chiaro. L’indagine sulla qualitá delle strutture e dei servizi delle scuole di infanzia, primarie e secondarie di primo grado ci vede al 63esimo posto della classifica nazionale. Nel dettaglio il report ha riguardato 56 edifici scolastici di proprietá del Comune di Salerno. Si tratta di 35 scuole di infanzia, 8 primarie ed 11 secondarie. La maggior parte (40) sono state costruite tra il 1941 ed il 1974. Punto a sfavore, la mancanza di edifici costruiti secondo i principi della bioedilizia. Non è dato sapere se gli istituti rispettano i criteri antisismici, visto che a questa domanda (dati 2010) l’amministrazione non ha fornito risposta.

E’ invece stata effettuata solo la prima fase della verifica di vulnerabilitá sismica. Il verde pubblico è un optional: beneficiano di giardinetti solo 14 scuole su 56, mentre le palestre sono la metá: 28. Il Comune ha "taciuto" anche su altri quesiti di vitale importanza: il possesso del certificato di collaudo statico, di idoneitá statica, di agibilitá, mentre tutte le scuole hanno il certificato di agibilitá igienico-sanitaria. Altra pecca è data dal possesso del certificato di prevenzione incendi: è in dotazione solo di 27 edifici, mentre scendono a 18 quelli forniti di scale di sicurezza e di maniglioni anti-panico.

Non brilliamo neppure per gli impianti elettrici: a norma ce ne sono solo 42. Va peggio sul fronte delle scuole a misura di portatori di handicap: i requisiti richiesti in materia di accessibilitá sono stati concessi solo a 33 istituti, appena tre quelli nei quali sono stati effettuati interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche (ne sono previsti altri 27), ma per fortuna sale a 50 il numero degli edifici che negli ultimi 5 anni hanno goduto di interventi di manutenzione straordinaria. Nel 2010 il Comune ha stanziato poco meno di 700mila euro, ma il capitolo scuola, negli ultimi cinque anni, è costato quasi quattro milioni di euro. Sempre nel 2010, la sola manutenzione ordinaria è costata 70mila euro, circa il triplo negli ultimi cinque anni.

L’amministrazione ha speso in progetti educativi quasi 300mila euro. Funziona discretamente il servizio di scuolabus (ne beneficiano 38 istituti) e la differenziata resta il fiore all’occhiello: viene effettuata in tutte le scuole. Sono 36 le mense scolastiche per un totale di 1500 pasti giornalieri cucinati con il 20% di prodotti biologici. Ma l’uso dell’energia rinnovabile resta ancora un handicap: solo due le scuole dotate di impianti fotovoltaici. Non rassicura poi, la fotografia del rischio ambientale: otto gli edifici esposti al rischio idrogeologico; il rischio sismico è una costante quasi per tutte le scuole, mentre manca il monitoraggio sugli elettrodotti situati in prossimitá degli istituti.


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