Dossier delle associazioni «Pronti 40mila ricorsi»

Incontro con il vice prefetto Tedesco, ribadite le contestazioni sulle multe elevate Ma il capo dei vigili annuncia: «Presto l’apparecchiatura tornerà al suo posto»

AGROPOLI. L’autovelox della discordia posto continua a far parlare di sé. In proposito, i rappresentanti delle associazioni “Noi consumatori”, “Movimento Anti-Equitalia” e “Camelot” di Agropoli hanno incontrato a Salerno il vice prefetto Salvatore Tedesco, al quale hanno consegnato un dossier di circa 60 pagine.

«Il dossier – spiegano gli avvocati Giuseppe Russo e Giovanni Basile – consiste in una raccolta di elementi probatori concreti circa le contestazioni sull’autovelox installato tra gli svincoli di Agropoli nord e sud. Una vera raccolta documentale costituita da elementi di sostanza. Il vice prefetto – proseguono – ha comunicato di aver già provveduto a convocare la polizia municipale di Agropoli per avere gli opportuni chiarimenti. Il dossier, quindi, sarà un motivo in più per chiarire la vicenda».

Le associazioni hanno inoltre comunicato al vice prefetto Tedesco «che si paventa la possibilità di inoltrare circa 40mila ricorsi alla Prefettura». «Il dossier è destinato ad essere incrementato nei prossimi giorni da altre importanti documentazioni relative alla taratura dell'apparecchiatura – sottolineano i due legali – Il documento è stato consegnato anche a un noto esponente politico che, nei giorni scorsi, si è mostrato sensibile al problema».

Secondo l’avvocato Russo, poi, «non solo il Comune di Agropoli non ha l’autorizzazione della Provincia, ma non ha neppure quella del prefetto. Ci sono persone – sottolinea il legale – che sono costrette a rateizzare le multe, avendone ricevute tante, e che vengono da me in lacrime chiedendo di aiutarle a trovare una soluzione».

Intanto il comandante della polizia municipale di Agropoli, Maurizio Crispino, fa sapere che «l’autovelox, nel giro di qualche giorno, tornerà al suo posto e che sarà attivo su entrambe le corsie di marcia: quindi non solo in direzione nord, com’è stato finora, ma anche in direzione sud. Il danno causato dalle fucilate è notevole, pari a circa 35mila euro su un’apparecchiatura che ne costa 80mila». Crispino chiarisce che «una buona percentuale dei multati sta pagando e che, su 48.000 verbali, tre quarti sono già stati spediti e non ci risulta che i ricorsi siano superiori a un migliaio, una minima percentuale. Alla fine – conclude il comandante – si vedrà chi specula, visto che c’è chi prende 50 euro per ogni ricorso».

Andrea Passaro

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