politiche sociali e volontariato 

Dormitorio per i clochard Proroga fino a Pasqua

Ce l’hanno fatta. I clochard e i disperati accolti nel dormitorio di via dei Carrari avranno ancora a disposizione la struttura fino a Pasqua. La proroga per l’utilizzo dello spazio del Comune di...

Ce l’hanno fatta. I clochard e i disperati accolti nel dormitorio di via dei Carrari avranno ancora a disposizione la struttura fino a Pasqua. La proroga per l’utilizzo dello spazio del Comune di Salerno (utilizzato con la Protezione civile nella gestione dell’emergenza migranti) l’avevano chiesta a gran voce i volontari di Venite Libenter, l’associazione che ha avuto la gestione durante l’emergenza freddo. E che in quei locali è riuscita a creare un piccolo miracolo con un centro aperto 24 ore su 24, con servizio mensa a pranzo e a cena e sostegno sanitario anche con i medici specializzati dell’Asl in percorsi di recupero dalle fragilità.
Tempo prezioso e guadagnato che consentirà agli ospiti del dormitorio, soprattutto donne con problemi di salute e bisognose di assistenza, di poter trovare una sistemazione alternativa e chi possa prendersi cura di loro. «Grazie al Tavolo di concertazione per le politiche sociali – chiarisce la consigliera Paola De Roberto che è tra le promotrici del progetto di via dei Carrari – l’emergenza freddo è sempre meno emergenza e ci si sta organizzando per fornire un servizio più stabile nel tempo a chi ne ha bisogno, ad integrazione di quello che il mondo del volontariato già offre. In particolare, con l’impegno dell’associazione Venite Libenter, con la rete delle parrocchie, realtà associative e liberi cittadini attivi nel servizio di unità di strada e con il supporto della Protezione civile, si è potuta attivare una nuova struttura e ospitare e sottrarre al freddo circa 30 persone. E il servizio di ospitalità di via dei Carrari verrà prorogato fino a Pasqua, sicuri che sarà una Pasqua di resurrezione per tutti noi».
Parole, quelle della consigliera, che hanno restituito speranza ai dimenticati di via dei Carrari. «Il centro di via dei Carrari – spiega Rossano Braca, presidente dell’associazione Venite Libenter e coordinatore del progetto – ha aperto soprattutto per dare accoglienza alle donne, perché nella nostra città mancano posti per dare loro assistenza e ricovero di emergenza. Sono felice di poter comunicare ai nostri ospiti che il centro vivrà ancora». Mentre gli ospiti di via dei Carrari avranno il tempo di iniziare il loro percorso di riscatto – o semplicemente ritrovare un po’ di umana comprensione – l’assessorato alle Politiche sociali è alla ricerca di una struttura dove poter rendere stabile l’accoglienza dei senza dimora. Tra le ipotesi anche alcuni stabili delle Ferrovie.
Eleonora Tedesco
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