Doppio trapianto in poche ore

Personale mobilitato per evitare che un rene fosse portato fuori regione

«Il nostro ospedale continua a offrire un’assistenza di altissimo livello, grazie al lavoro duro di tantissimi che ritengono che curare le persone vada molto più in là dei regolamenti e dei contratti di lavoro». Parola del medico Paride De Rosa, responsabile del Centro trapianti del “Ruggi”, che per testimoniarlo porta l’esperienza di pochi giorni fa, quando in via San Leonardo si è riusciti a gestire l’emergenza garantendo nella stessa mattinata un doppio trapianto. L’emergenza è scattata alle 17 di venerdì, mentre si stava già eseguendo il quinto trapianto di rene della settimana. Dal Coordinamento regionale è giunta la notizia di un nuovo donatore e a la macchina organizzativa si è messa subito in moto. Il protocollo prevedeva che il giorno dopo un rene fosse trapiantato a Salerno e l’altro a Napoli, ma mezz’ora dopo dalla Federico II hanno fatto sapere che lì non si poteva, a causa di «necessari e improcrastinabili interventi strutturali» già programmati per il sabato. Quindi la richiesta al “Ruggi” perché si facesse carico di entrambi gli interventi, per evitare che un organo fosse portato fuori regione penalizzando i campani in lista d’attesa.

«La mia risposta è stata un sì immediato – racconta De Rosa – con una altrettanto immediata richiesta di collaborazione agli anestesisti e agli infermieri del complesso operatorio generale per poter allestire, senza intralciare l’urgenza e nonostante la giornata di sabato, un’altra équipe oltre a quella prevista in reperibilità». L’obiettivo era eseguire i due interventi quasi in contemporanea, senza correre il rischio di danni legati all’ attesa. Trenta minuti sono bastati ad acquisire la disponibilità di anestesisti, infermieri e autisti, che si sono fatti carico del trasporto degli organi senza l’ausilio infermieristico. Alle 19 di venerdì era tutto pronto, in nottata i potenziali riceventi sono stati convocati e sono state svolte le attività preparatorie. Alle 8.30 il primo paziente è entrato in sala operatoria e alle 15.15 il secondo era già nel suo letto di degenza in camera sterile. Contestualmente il personale della Chirurgia d’urgenza ha inoltre eseguito una splenectomia in un paziente traumatizzato, senza alcuna interferenza reciproca.