SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO 

Doppio arresto per estorsione 

Presi due uomini accusati delle esplosioni davanti ai negozi

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. Sono stati arrestati al termine di una lunga fase investigativa con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso: due uomini di 64 e 38 anni, già noti per piccoli precedenti, sono ritenuti responsabili di aver fatto esplodere la scorsa primavera un ordigno artigianale contro un negozio di abbigliamento di Sant’Egidio Monte Albino, ottenendo duemila euro dopo l’intimidazione. Entrambi in carcere, sono comparsi davanti al gip per l’interrogatorio avvalendosi della facoltà di non rispondere, difesi dagli avvocati Rodolfo Viserta e Sofia D’Amora, con l’attività investigativa portata avanti dagli uomini della tenenza di Pagani, al comando del tenente Simone Cannatelli.
Il filone criminale, con attività inquirente tuttora in corso, si ricollega ad una sequenza di episodi avvenuti a Sant’Egidio Monte Albino: ordigni dello stesso tipo furono piazzati all’esterno di grossi esercizi commerciali finiti nel mirino, con tutta probabilità, di una delinquenza decisa ad ottenere denaro con violenze, minacce e la coercizione tipica dei clan.
Negli stessi mesi, proprio mentre armeggiava con una bomba carta nei pressi di un negozio già interessato da un precedente identico, fu arrestato il pregiudicato angrese Gennaro Alfano, che non ha a che fare con l’attuale episodio ma rappresenta una analogia da non sottovalutare. L’uomo finì incastrato nottetempo nella rete di monitoraggio dei carabinieri della tenenza di Pagani, e fu arrestato in flagranza di reato con le accuse di detenzione di materiale esplodente e detenzione di sostanze stupefacenti, tutto emerso nel corso dei primi accertamenti. Già allora i militari sospettarono un ulteriore coinvolgimento nelle azioni dinamitarde registrate contro altri esercizi commerciali nell’area di Sant’Egidio, con l’attività rimasta però senza esito particolare.
Alfonso T. Guerritore
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