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Doppia assoluzione per l’ottico Siano «Non ci fu evasione»

La Corte d’appello ha confermato l’assoluzione dell’ottico Ulderico Siano (foto) dal reato di evasione dagli arresti domiciliari. Il commerciante fu fermato dai militari della Guardia di Finanza...

La Corte d’appello ha confermato l’assoluzione dell’ottico Ulderico Siano (foto) dal reato di evasione dagli arresti domiciliari. Il commerciante fu fermato dai militari della Guardia di Finanza nel dicembre del 2013, mentre stava scontando la misura cautelare per l’estorsione aggravata su cui ha poi patteggiato la pena. Lo intercettarono a Lungomare, a poca distanza dal tragitto che gli era stato autorizzato di compiere per recarsi dal dentista. Ora la Corte d’appello ha confermato che quella deviazione da corso Vittorio Emanuele al Lungomare non costituiva un reato. I giudici hanno accolto la tesi dei difensori Michele Tedesco e Carmine Giovine, che hanno prodotto una giurisprudenza della Corte di Cassazione secondo cui non vi è obbligo di compiere il percorso più corto, e una deviazione dal tragitto autorizzato per sottoporsi alle cure mediche non costituisce quindi evasione, tanto più se la distanza è breve.

Ai domiciliari Siano era finito con l’accusa di estorsione a un ambulante napoletano che gli doveva dei soldi. Un episodio avvenuto nel retrobottega del suo negozio al Corso e per i quale ha patteggiato, e ormai scontato, una pena di 1 anno e mezzo. Archiviata l’iniziale ipotesi di accusatoria di usura, mentre è ancora in corso il processo per l’ipotesi di esercizio abusivo del credito, formulata dalla Procura dopo che non erano stato elementi di prova per suffragare la tesi di un applicazione, a quei prestiti, di tassi usurari. (c.d.m.)

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