Doppi turni, bocciata la proposta di Bottone

Il sindaco di Pagani aveva ipotizzato la frequenza a settimane alterne per gli alunni del Primo circolo

PAGANI. Smistare le classi in diversi istituti. È questa l’unica soluzione percorribile per evitare i doppi turni per gli alunni del I circolo didattico di Pagani.

La dichiarazione del sindaco Salvatore Bottone arriva in seguito all’incontro che il primo cittadino ha avuto nella mattinata di ieri con la dottoressa Franzese, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. Bottone per rispondere allo scontento delle mamme che non vogliono i doppi turni, già la scorsa settimana aveva dichiarato che solo la Franzese avrebbe potuto predisporre un’organizzazione diversa dell’orario scolastico. La proposta avanzata dal sindaco in Regione consisteva nella frequenza a settimane alterne, esclusivamente di mattina, dell’istituto Manzoni e Rodari, nell’attesa dell’individuazione in una sede idonea per l’accoglienza dei bambini.

Proposta bocciata dalla dirigente regionale, come si legge in una nota del sindaco, «in virtù del fatto che è necessario garantire il diritto allo studio ed è impossibile tenere le insegnanti senza lavorare nei giorni in cui l’attività didattica è sospesa». Dunque un nulla di fatto per le mamme in protesta, che con il passare dei giorni pretendono sempre una risoluzione immediata. Vista di cattivo occhio anche la struttura di via Filettine, che potrebbe ospitare le 14 classi primarie della Manzoni una volta scaduta la manifestazione d’interesse e completati i lavori di adeguamento, da più pulpiti arrivano critiche e proposte per soluzioni alternative, come sistemare i bambini nei piani superiore dell’Auditorium. Proposte che secondo l’amministrazione non sono confacenti alle norme per le strutture scolastiche.

Dalle opposizioni politiche le critiche più forti sull’inadeguatezza con cui l’amministrazione starebbe gestendo la situazione. Forte l’accusa lanciata dall’ex sindaco di Pagani, oggi consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alberico Gambino a Bottone e al Pd, negli scorsi giorni al centro di una bufera per aver addossato la colpa dei controlli mancati sulla struttura scolastica all’ex dirigente del plesso Manzoni.

Gambino accusa il sindaco di aver proceduto solo lo scorso novembre, dopo un anno dalle pressanti richieste della dirigente scolastica, alle indagini sulla struttura, reperendo 42mila euro da un bando regionale per indagini strutturali sugli edifici scolastici. Un’accusa pesante.

Martina Nacchio

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