UN progetto CHE DIVIDE 

«Doposcuola fintamente solidale» 

La piccata replica dell’amministrazione: «Accuse squallide»

Il progetto “doposcuola solidale” alla Croce Rossa Italiana comitato di Serre, ottiene l’effetto di dividere invece che unire, visto lo scopo sociale dell’iniziativa. Alle accuse di Damiano Cardiello, capogruppo di Forza Italia, e Santo Venerando Fido, capogruppo di Eboli 3.0, che hanno presentato un’interrogazione al sindaco, Massimo Cariello, ha replicato con toni duri lo stesso primo cittadino.
La prima mossa è stata di Cardiello e Fido: «Con una delibera di giunta è stato concesso il patrocinio del Comune al progetto “doposcuola solidale” ed è specificato che l’attuazione non comporta spese per l’Ente - si legge nell’interrogazione - invece con un’altra determina è stata liquidata una somma di 8.000 euro quale corrispettivo per il progetto con contestuale visto di regolarità contabile a seguito di affidamento diretto del responsabile dei servizi sociali».
Cardiello e Fido, inoltre, specificano come «non sia la prima volta che viene pubblicata una delibera di giunta che non prevede spese per l’Ente e, successivamente, esce fuori una determina di liquidazione per lo stesso progetto. L’articolo 43 dello statuto della Croce Rossa Italiana ramo Onlus, prevede espressamente un fine non lucrativo e di servizio sociale e fatta esclusivamente da volontari».
Immediata la replica del sindaco Cariello: «Ancora una volta i consiglieri Cardiello e Fido rivelano tutto il loro squallore, penalizzando i meno fortunati, i bambini e le famiglie. Pur di attaccare l’amministrazione comunale Fido e Cardiello penalizzano in maniera squallida ancora una volta la parte più debole della nostra comunità, in questo caso bambini italiani e stranieri che hanno evidenti difficoltà in famiglia e che nell’iniziativa del doposcuola solidale trovano un valido supporto. Non c’è alcun atto falso, la falsità è solo nello squallore di due consiglieri comunali che non sanno cosa fare per un minimo di visibilità e sono accecati dall’odio, senza produrre mai una sola proposta per la città».
È intervenuto anche l’assessore alle politiche sociali, Lazzaro Lenza: «Non c’è alcuna falsità nella delibera con la quale si concedeva il semplice patrocinio all’iniziativa che non comporta oneri economici; nello stesso atto veniva specificato che, qualora si fossero rese disponibili risorse, al progetto poteva essere riconosciuto un contributo».
Luella Mazzara
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