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Dopo tre anni ieri ha riaperto il museo “Hera Argiva”

CAPACCIO. Il museo narrante “Hera Argiva” ieri, dopo tre anni dal giorno dell’alluvione del 10 novembre del 2010, ha riaperto i battenti. Al taglio del nastro hanno presenziato il sindaco Italo Voza,...

CAPACCIO. Il museo narrante “Hera Argiva” ieri, dopo tre anni dal giorno dell’alluvione del 10 novembre del 2010, ha riaperto i battenti. Al taglio del nastro hanno presenziato il sindaco Italo Voza, la soprintendente Adele Campanelli, e la direttrice del museo archeologico nazionale di Paestum, Marina Cipriani. Per gli interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza del museo, inserito nel contesto del celebre santuario che i Poseidoniati vollero erigere per venerare la dea della loro città, nume tutelare delle nozze e della fertilità, sono stati spesi ottantamila euro.

Istituito in un’antica masseria degli anni Trenta è una struttura espositiva interattiva, con percorsi multimediali e multi-sensoriali. Non ospita oggetti, ma racconta al visitatore un secolo di ricerca archeologica di uno dei luoghi più suggestivi della Magna Grecia. In occasione dell’inaugurazione, si è svolto il convegno dell’associazione “Italia nostra”,  che ha commemorato il cinquantenario della morte di Umberto Zanotti Bianco, grande meridionalista e scopritore del santuario di Hera al Sele, e la mostra “Al tempio che (H)era” di Virginia Franceschi. «Il museo nasce tra innovazione e tradizione – spiega Campanelli – la Soprintendenza ha scelto di investire su questo museo. Sono state ripristinate le apparecchiature e tutto ciò che si era danneggiato con l’alluvione del 2010. Sono stati risistemati gli impianti ed effettuati ammodernamenti digitali. Cercheremo di migliorare la nostra offerta turistica anche con attività didattiche con le scuole». Sull’importanza del coinvolgimento delle scuole si è soffermata anche la Cipriani. Voza ha evidenziato la necessità di investire nella cultura.

«Si tratta di una struttura importante dal punto di vista turistico e strategico. Abbiamo il dovere e la nostra amministrazione lo sta facendo, di investire nella cultura senza pesare sui cittadini. Abbiamo messo in campo le prime risorse per la pulizia del sito e la sua valorizzazione». Il primo cittadino ha annunciato che sarà attivata una linea, nell’ambito del servizio intercomunale, che effettuerà la tratta Paestum e museo Hera Argiva. Il museo narrante è una innovativa struttura espositiva interattiva, multi-sensoriale, multimediale, che non presenta oggetti, ma racconta al visitatore un secolo di ricerca archeologica al Santuario di Hera alla Foce del Sele. Il percorso si svolge tra filmati, ricostruzioni tridimensionali, punti informativi, suggestioni sonore, riproduzionii. Il museo propone al visitatore diverse chiavi di lettura, suggerendo associazioni, connessioni, interpretazioni.

(a. s.)

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