Dopo Prete, è corsa alla vice presidenza Sfida Casola-Gallo

Alla Camera di commercio è già iniziato il “toto nomi” Artigiani favorti ma in lizza c’è anche Enrico Bottiglieri

SALERNO. Dopo la nomina del nuovo presidente della Camera di commercio adesso tocca alla Giunta. Andrea Prete è stato eletto per acclamazione e anche per la composizione dell’esecutivo, che è stato raddoppiato rispetto al passato, non ci dovrebbero essere problemi. Perché il messaggio che si vuole veicolare all’esterno è quello di una ritrovata unità dopo le polemiche degli ultimi tempi. E, perciò, il prossimo 11 settembre, quando si riunirà nuovamente il Consiglio per formare la Giunta, s’arriverà con le idee ben chiare. Lo slittamento di poco più di una settimana, d’altronde, è stato chiesto proprio per permettere alle categorie di confrontarsi e proporre i propri esponenti. A quanto pare, tuttavia, la vice presidenza sarà ad appannaggio degli artigiani, che avevano raggiunto un accordo con i commercianti per sedere sullo scranno più alto dell’Ente camerale, prima che il blitz del governatore Vincenzo De Luca e dei suoi “pretoriani” facesse cambiare idea e convergere su Prete.

In questo caso in pole position ci sono Giuseppe Gallo e Sergio Casola, che erano in predicato di ricoprire la carica di presidente, prima del cambio repentino di rotta. Ma qualche chance la nutre anche il rappresentante dei commercianti, Enrico Bottiglieri, nel caso in cui, come avvenuto per l’elezione del presidente, dovessero nuovamente cambiare le carte in tavola. Dunque restano da limare piccoli ma significativi particolari, per dare alla Camera di commercio la governance capace di far ripartire il meccanismo che s’è inceppato con la crisi istituzionale conseguente alle dimissioni dell’ex presidente Guido Arzano. In base alle indiscrezioni l’esecutivo dovrebbe essere composto da 3 commercianti, 1 industriale, 2 artigiani e 2 agricoltori. Subito dopo questi adempimenti che servono a ridare un organigramma all’Ente, si darà il via pure alle nomine nelle aziende controllate e negli organismi in cui è prevista la partecipazione di esponenti della Camera di commercio. E anche in questo caso le decisioni saranno prese collegialmente, in quanto tra le richieste contenute nel documento politico, che ufficialmente non è stato mai approvato ma che, di fatto, è stato sottoposto agli industriali prima di sancire l’accordo che ha portato Prete alla presidenza dell’Ente, è anche contenuta la richiesta di una divisione più equa, tra tutte le categorie, dei “posti” che contano. I più importanti e ambiti sono sicuramente quelli di Intertrade, della Fondazione Sichelgaita e dell’aeroporto Costa d’Amalfi-Cilento. Ma questa è un'altra storia, un altro capitolo della presidenza Prete che traghetterà la Camera di commercio alle elezioni del prossimo anno, quando si voterà per l’interezza del mandato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA