Dopo le Luci ecco le Ombre d’artista

Progetto di Comune ed Effetti Collaterali. De Luca: «Continua la riqualificazione urbana»

SALERNO. Molti dei luoghi storici più amati e visitati della nostra città legati assieme attraverso l'esclusivo fil rouge dell'ars, della creazione ispirata sulla materialità dell'esistenza: ecco il messaggio e l'indirizzo programmatico della rassegna "Ombre d'Artista" e costituente la contropartita estiva di "Luci d'Artista".

Tutto nasce da un'idea dell'associazione culturale Effetti Collaterali, supportata dall'Amministrazione comunale e dall'Autorità Portuale. La manifestazione consiste nel lancio di un concorso di idee mirato alla futura collocazione in otto punti diversi della city di opere architettoniche mobili. I siti scelti sono: piazza Sant'Agostino, lo slargo antistante il Tempio di Pomona, piazza Abate Conforti, piazza Alfano I, largo Campo, San Pietro a Corte, via dei Canali e largo Barbuti. In vetrina el cortile di Palazzo di Città l’installazione “01101”, realizzata da Gianluca Voci e Simona Siddi. La selezione dei lavori avverrà in base ad un pubblico bando (informazioni su www.ombredartista.it). Due le sezioni, una riservata ai professionisti abilitati e l'altra ai non abilitati. L'iniziativa è stata presentata nel corso di un incontro: tra i partecipanti il sindaco Vincenzo De Luca, l'assessore all'Urbanistica Domenico De Maio, il presidente dell'Authority portuale Andrea Annunziata e il presidente dell’associazione Effetti Collaterali Gianluca Voci. «Tali opere - ha specificato De Maio - saranno posizionate durante l’estate e rispetteranno in toto lo stato dei siti». Da sottolineare l'intervento del viceministro De Luca: «Continuiamo così il programma di riqualificazione urbana, e possiamo già dire che, non avendo a disposizione vestigia antiche come le città di Roma, Napoli, Venezia, Firenze, focalizziamo la nostra attenzione sull'architettura contemporanea, e senz'altro nel giro di un anno, con Milano, saremo la città che potrà esibire il maggior numero di opere in questo settore. In tale direzione, nel prossimo settembre proporremo un disegno legislativo per sburocratizzare le pratiche di trasformazione dell'edilizia urbana, anche con l'obiettivo di dare opportunità di lavoro ai nostri giovani. Desidero soffermarmi sull’articolo 30 del “Decreto del Fare” approvato dalla Camera dei Deputati e riguardante la modifica delle sagome degli edifici storici, una misura assolutamente gravissima e sbagliata». Infine, Andrea Annunziata ha sottolineato: «Stiamo portando avanti l'idea di un porto parte integrante della città, che si sposi con essa anche sotto il profilo artistico».

Ciro Manzolillo

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