Dopo il rogo chiuse le strade adicenti all’azienda

Dopo il rogo di domenica scorsa, Palazzo di Città chiude le stradine adiacenti la “Sele Ambiente”. Non via Bosco II, che rimane aperta al traffico, ma le due vie ai lati dell’azienda, interdette al traffico pedonale e veicolare. I residenti potranno raggiungere le abitazioni da via Spagna. E mentre nei capannoni della “Sele Ambiente” non si lavora più, con i vigili del fuoco che hanno sospeso il Certificato di prevenzione degli incendi, nella “Sele Spa”, all’interno dello stesso rettangolo, vengono regolarmente tarati i rifiuti.
Quest’ultima ditta, d’altronde, ha ricevuto di recente, a maggio 2017, un’autorizzazione da Palazzo Santa Lucia per potersi dedicare pure alla lavorazione d’un’altra categoria di rifiuti, i Cer. Le due stradine, invece, sono state chiuse fino a quando i vigili del fuoco non elimineranno le fonti di rischio per l’incolumità pubblica, costituiti da alcune lamiere all’interno dello stabilimento e da un vecchio rudere agricolo ritenuto pericolante. E così il dirigente dell’area tecnica, Pasquale Angione, ha emanato l’ordinanza.
Intanto, a Palazzo di Città, s’attendono ancora gli esiti dei prelievi effettuati lunedì scorso dagli uomini dell’Arpac: la comunicazione arriverà prima al prefetto Salvatore Malfi, che inoltrerà i dati alla sindaca Cecilia Francese. La prima cittadina aveva saputo dal prefetto che i dati sarebbero arrivati venerdì, ma non è pervenuta alcuna ufficialità. Nel frattempo, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa con l’Istituto zooprofilattico di Portici per garantire campionamenti gratuiti ai produttori del territorio. «Le coltivazioni serricole - spiega l’assessora Francesca Napoli - limitano il potenziale di accumulo, pertanto la nostra attenzione è alle produzioni in pieno campo e al comparto zootecnico».(c. l.)
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