Dopo il martedì nero riapre l’ex stir Tregua temporanea in attesa della gara

L’ex stir riapre i battenti. Dopo il martedì nero, gli operai di EcoAmbiente, la società provinciale che gestisce l’impianto di trattamento meccanico biologico di via Bosco II, riaprono timidamente i...

L’ex stir riapre i battenti. Dopo il martedì nero, gli operai di EcoAmbiente, la società provinciale che gestisce l’impianto di trattamento meccanico biologico di via Bosco II, riaprono timidamente i cancelli. La lavorazione riprende a pieno ritmo: i camion provenienti da ogni angolo della provincia ricominciano a conferire il secco indifferenziato. Una tregua temporanea: l’ultima procedura andata deserta per aggiudicarsi il servizio di smaltimento della frazione umida trattata aerobicamente e l’assenza di offerte private sui tavoli della Regione Campania, che aveva indetto una gara europea per lo svuotamento straordinario dei capannoni che scadrà domani, fa suonare pericolosi campanelli d’allarme a via Migliaro, nella sede salernitana di EcoAmbiente. Il commissario liquidatore della spa provinciale, Vincenzo Petrosino, ha fissato una riunione con l’apparato tecnico: a quel punto si deciderà il da farsi. Intanto ci si libera dei fanghi: sarà un’azienda di quarto, la ICM Costruzioni srl, ad occuparsi del prelievo, del trasporto e del conferimento dei rifiuti liquidi prodotti allo stir e negli altri impianti, siti e discariche gestiti da EcoAmbiente. La spesa per il servizio ammonta a 168.149,20 euro.