MALTEMPO

Dopo il fango a fare paura sono i danni

Nel Golfo di Policastro famiglie ed imprese in ginocchio per il nubifragio. Il vescovo: «Aiuti per chiunque è in difficoltà»

SANTA MARINA - La sensazione è che il peggio sia passato, anche se quanto avvenuto porta gli abitanti dei paesi più colpiti dal maltempo nel Golfo di Policastro a scrutare continuamente il cielo per controllare che il sole spazzi ancora via le nuvole.

Inagibilità. E’ intanto cominciata la conta dei danni provocati dal nubifragio che ha messo in ginocchio in particolare il territorio tra Vibonati, Policastro e Capitello di Ispani. Un’abitazione in località Serriere, nella frazione costiera di Capitello, è stata ricoperta dalle pietre e dal fango per fortuna mentre all’interno non vi era nessuno: scattata così l’inagibilità della struttura. Intanto prosegue il paziente lavoro di pulizie delle strade, sia pubbliche che private. Ieri giornata dedicata al ripristino delle zone che per il violento nubifragio di lunedì notte sono rimaste colpite da una fiumana di acqua e fango. Si lavora per pulire i fossi e permettere il rientro delle acque negli alvei naturali. Utilizzati gli idranti per pulire le sedi stradali dalla melma, che ancora, però, affligge diverse aree private. Molti rami portati giù assieme ai detriti, hanno intasato fossi e fognature, anche questi da rimuovere. Cittadini, volontari di protezione civile, vigili del fuoco, polizia municipale, operai e amministratori non si fermano.

L’impegno della Diocesi. Il vescovo di Teggiano-Policastro, padre Antonio De Luca , ha assicurato di voler sostenere, attraverso la Caritas diocesana, chi ha subito maggiori disagi: «I parroci sono disponibili a recepire le iniziative possibili per essere accanto alle famiglie provate».

L’incubo. La situazione è drammatica ma non ci sono state vittime. Una circostanza terribile ma non tragica, anche se sono centinaia le famiglie tra i tre comuni costieri ad aver vissuto un incubo. Tante anche le attività commerciali ad aver subito particolarmente ingenti, specialmente a Policastro al Parco Ulivi. «Per il momento è difficile fare una stima dei danni. - ha dichiarato il sindaco Giovanni Fortunato - Stiamo ancora mettendo a posto i seminterrati, garage e locali, per ripulirli da acqua e fango, ora dobbiamo portare fuori tutto il materiale distrutto e cercare un’area per mettere tutto questo». I cittadini hanno perso un pezzo della loro vita, per sempre. Il nubifragio ha distrutto auto, allagato garage, depositi di negozi e supermercati. Le famiglie coinvolte ora dovranno presentare le richieste ai loro comuni di appartenenza, con foto e immagini dei danni, per il risarcimento. Molti si sono visti distruggere cantine ed altri hanno perso macchinari e beni in magazzino. Numerosi campi coltivati sono stati allagati e distrutti.

Gli interventi. Liberata una parte del torrente Calameo a Vibonati che era ostruito da una rete metallica che avvolgeva grossi detriti. Ripristinata la viabilità in via Roma a Vibonati sulla Sp54 dove si era verificato una frana e anche ad Ispani sono in corso i lavori di ripristino dell’asse viario di collegamento a San Cristoforo. Il tratto era interrotto da martedì per varie piccole frane createsi lungo il tragitto.

Marianna Vallone