Dopo due anni di attesa apre l’asilo nido comunale 

Sarà intitolato alla piccola Sara, la bimba morta in estate nella piscina di casa Ma l’opposizione continua a denunciare i gravi ritardi nella realizzazione

Tutto pronto per l’inaugurazione del nuovo asilo comunale in via Baden Powell. Si chiamerà “Nido di Sara”, con lo scopo di ricordare la bambina che quest’estate è morta a seguito di un incidente nella piscina di casa. L’apertura ufficiale della nuova struttura è fissata per il prossimo sabato alle 11, ma la scuola ha una storia già lunga, in cui non mancano ombre e polemiche sollevate dai consiglieri di opposizione.
Due le criticità evidenziate: la paternità del progetto e i tempi di realizzazione. La giunta dell’ex sindaco Mauri aveva infatti intercettato già nel 2014 i fondi per la costruzione dell’asilo, di cui aveva previsto la realizzazione in via Leonardo da Vinci. Nel 2015 le elezioni; poi un susseguirsi di delibere, revoche, procrastinazioni e modifiche che hanno determinato il cambio di sede e un’attesa lunga circa due anni e mezzo.
Andiamo con ordine. La giunta Ferraioli ha ereditato il progetto nel 2015. Da quel momento passa un anno senza che si proceda alla sua concretizzazione. Tant’è che serve un’interrogazione consiliare perché si torni a discutere dell’asilo. A dicembre 2016 la scuola è ancora prevista in via da Vinci, ma qualcosa cambia quando l’amministrazione decide di ospitare gli uffici del Piano di Zona S1-02 nei locali della biblioteca comunale in via Incoronati. Non si può fare, denuncia la minoranza. Quella biblioteca è stata ristrutturata con fondi che ne vincolavano la destinazione d’uso. Deve essere utilizzata come centro aggregativo per i giovani o c’è il rischio di revoca dei finanziamenti. L’amministrazione deve dunque fare un passo indietro e sposta gli uffici del Piano in via Leonardo da Vinci, dove era previsto l’asilo. Quest’ultimo finisce in località Satriano, negli spazi sottostanti agli alloggi popolari. Per quante famiglie ospita quel quartiere la scelta sembra strategica: la posizione andrà incontro alle esigenze dei residenti della zona pedemontana, ma fa discutere il buco di due anni e mezzo che ha preceduto l’inaugurazione.
A puntare il dito contro la maggioranza è soprattutto il consigliere Domenico D’Auria. Per lui «l’ampliamento dell’asilo comunale poteva essere fatto già a gennaio 2015».
Valentina Comiato
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