Dopo dieci giorni in rianimazione muore in ospedale

Una donna nigeriana è stata stroncata da una overdose Era arrivata a Battipaglia dal “Moscati” di Aversa

Una donna nigeriana è morta domenica sera all’ospedale di Battipaglia dopo una decina di giorni di degenza in rianimazione. Grace Chukwudi, 42 anni, era stata trasferita al “Santa Maria della Speranza”, proveniente dall’ospedale di Aversa, in provincia di Caserta, dove era arrivata in condizioni disperate per una overdose di stupefacenti. Ma le cure ricevute a Battipaglia non sono bastate a salvarle la vita.

Sulle cause del decesso indagano i carabinieri della locale compagnia, diretta dal capitano Giuseppe Costa. Nessuno in questi giorni di degenza ospedaliera ha chiesto informazioni sulle condizioni di salute di Grace. Nessuno si è presentato in ospedale, né sono arrivate telefonate. La nigeriana è stata abbandonata al suo destino. L’unico elemento per identificarla sono stati i documenti che aveva al momento del ricovero all’ospedale di Aversa. Si tratta di una immigrata priva di un regolare permesso di soggiorno. Aveva un domicilio a Castelvolturno, sul litorale domiziano, dove è forte la concentrazione di immigrati dal continente africano.

Le indagini dei carabinieri di Battipaglia e dei colleghi casertani partono proprio da quella zona diventata negli anni una vera e propria colonia di braccianti agricoli stranieri. I militari dell’Arma dovranno riuscire nel difficile compito di rintracciare i parenti di Grace Chukwudi per notificare loro la facoltà di nominare un proprio perito di parte all’esame autoptico che è stato disposto dalla procura di Salerno. I carabinieri hanno però solo pochi indizi. Il cadavere della quarantaduenne nigeriana, intanto, è stato trattenuto nella sala mortuaria in attesa del via libera per l’esame autoptico.

Sul fronte casertano, invece, le indagini della procura di Santa Maria Capua Vetere sono concentrate su chi ha venduto la dose killer alla donna. La vicenda è iniziata la notte tra il 2 e il 3 gennaio, quando Grace è stata trovata esamine in strada. Soccorsa dalle ambulanze del servizio 118, la nigeriana fu trasportata al “San Giuseppe Moscati” di Aversa. Le sue condizioni di salute apparvero subito gravi e i medici decisero per il ricovero in rianimazione. In quell’ospedale però non c’era posto e venne pertanto attivata l’Asl per trovarne uno disponibile. Così giù durante la notte la nigeriana fu trasferita all’ospedale di Battipaglia, dove però dieci giorni dopo il ricovero è morta. Ora gli inqurenti sono alla ricerca dei parenti per la consegna della salma e per le decisioni sul funerale e il rimpatrio.

Massimiliano Lanzotto

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