Doping e farmaci Allenatrice nei guai

Nocera Inferiore: la donna accusata di aver somministrato sostanze vietate per poter migliorare le prestazioni

NOCERA INFERIORE. Rischia il processo per una lunga sfilza di accuse legate alla sua attività di body builder, atleta e personal trainer la nocerina M. G., indagata per violazione della legge sul doping.

Nello specifico l’atleta risponde di utilizzo e somministrazione a terzi e commercio di sostanze proibite quali nandrolone e steroidi anabolizzanti «per alterare prestazioni agonistiche», di riciclaggio delle stesse sostanze e di esercizio abusivo della professione di medico-terapista nutrizionale legata alla prescrizione dei prodotti.

La professionista è stata accusata in una denuncia da un suo cliente che avrebbe ricevuto i farmaci proibiti da lei. La stessa avrebbe procurato e somministrato alla parte offesa «farmaci attivi ricompresi nelle classi proibite dalla legge sulla tutela delle attività sportive e della lotta contro il doping», precisamente del tipo Winstrol, con principio attivo abase di stanazolo, steroide anabolizzante e decadurabolin, costituito da nandrolone decanoato, con l’evidente finalità di alterare le prestazioni agonistiche dell’atleta nell’ambito di apposite preparazioni amatoriali o agonistiche.

Un’altra accusa riguarda il commercio dei farmaci proibiti compresi nelle specifiche classi previste dalla stessa legge, con la compilazione periodica a cura del ministero della salute di apposite tabelle, o «delle rispettive sostanze farmacologicamente e biologicamente attive», attraverso canali diversi dalle farmacie ospedaliere, dai dispensari aperti al pubblico o dalle strutture autorizzate a detenerli per l’utlizzo sui pazienti.

Le ultime due accuse contestate riguardano l'acquisto delle stesse sostanze Winstrol e Decadurabolin, la prima ufficialmente revocata dal 1994 con sospensione completa della produzione, che per la procura configura l’accusa di riciclaggio, e infine la somministrazione di prodotti che necessitano di una speciale abilitazione professionale conferita dallo stato, che ricade sotto il profilo penale dell’esercizio abusivo della professione medica. La professionista nocerina, assistita di fiducia dall’avvocato Rita Marchitiello, rischia pene cospicue per i quattro reati.

Alfonso T. Guerritore

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