Donna ammalata lasciata tra i rifiuti Indaga la Procura

La 50enne è ora in gravi condizioni al “Ruggi” di Salerno La relazione degli assistenti sociali e le verifiche dei vigili

È appesa ad un filo la vita di E.D.M, la 50enne ebolitana ritrovata in casa tra rifiuti ed escrementi giovedì pomeriggio dai vigili urbani. I medici del “Ruggi” di Salerno dov’è stata trasferita dopo le prime cure al pronto soccorso di Eboli, non hanno ancora sciolto la prognosi per il grave stato di denutrizione e di disidratazione in cui versa la donna. Nelle ore successive al ritrovamento i vigili urbani hanno ascoltato il figlio 21enne, i parenti ed alcuni vicini, mentre l’assistente sociale intervenuta coi “caschi bianchi” ha scritto una dettagliata relazione. In Procura è stato aperto un fascicolo contro ignoti per abbandono.

Gli inquirenti vogliono fare luce su quanto accaduto al rione Pescara e scoperto solo grazie ad un telefonata anonima: “andate in via Einaudi, nell’appartamento di… potrebbe essere deceduta”. I vigili ed un’assistente sociale hanno raggiunto l’abitazione: dopo aver chiamato la donna hanno provato a spingere il portone d’ingresso che senza alcuno sforzo si è spalancato mostrando uno scenario sconvolgente: bottiglie di plastica, porte divelte, indumenti sparsi ed un odore nauseabondo. Senza luce elettrica i vigili e l’assistente sociale, con una torcia, hanno raggiunto la camera da letto dove, da una montagna di coperte e tra escrementi umani, è uscita una voce flebile: «chi è?». Il personale del 118 ha trasportato la 50enne al pronto soccorso di Eboli dove i medici, prima di prestare le prime cure hanno dovuto ripulire la donna che durante tutto il tempo non è riuscita a dire nulla. Mentre i vigili ascoltavano il figlio, rintracciato davanti ad un bar poco distante dall’abitazione, i familiari della donna hanno raggiunto il pronto soccorso ed hanno chiesto ai medici di poter trasferire E.D.M al “Ruggi” dov’è in cura per altre patologie. Una storia aberrante che le assistenti sociali del Comune non vogliono far finire del dimenticatoio: nella relazione inviata in Procura, chiederanno il prolungamento del ricovero e l’affidamento presso familiari. Secondo i servizi sociali, infatti, lo stato in cui è stata ritrovata la 50enne sarebbe il risultato di settimane, se non mesi, di abbandono come l’avanzato stato di dimagrimento non può essere attribuito solo alle patologie cliniche di cui è affetta. Come bisognerà far luce sul numero di residenti nell’appartamento, compresa la persona di nazionalità straniera.

Angelica Tafuri

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