Domani la nuova giunta Decisivo il ruolo dell’Udc

Le scelte sicuramente legate ai movimenti e agli equilibri nel partito di centro Sembrano possibili anche alcuni ritorni nella squadra di governo della città

Domani dovrebbe essere il giorno della nuova giunta. Il rimpasto passerà per i desideri e i capricci di un partito – l’Udc – che ancora non ha trovato la quadratura del cerchio, o meglio dello scudo crociato. Dall’adesione degli ex “dissidenti” Orazio Tedesco, Edmondo Gallo, Luigi D’Acampora ed Orlando Pastina, in consiglio nessuno è riuscito ancora ad ammirare la linea di fuoco di un partito che conta ben dieci membri, ossia la metà della coalizione di maggioranza. Per questioni professionali o personali, magari per intemperanze politiche o per qualche grattacapo interno, sul rendiconto 2011 è giunta l’approvazione del solo Pastina. Assenti gli altri tre. Ma domani qualcosa potrebbe cambiare, regalando il sorriso anche a chi è entrato nell’Udc nell’interesse della città, ma non ha voluto sedere tra i banchi del consiglio.

Casuali impegni avevano trattenuto Tedesco, D’Acampora e Gallo dal partecipare alla discussione sul bilancio preventivo, con coerenza hanno evitato anche di essere presenti al consuntivo. Evidentemente i conti non tornano ancora. Sarà che finora si sono dimessi i tre assessori Udc Alessandro Grimaldi, Luca Muto e Michele Toriello, ma al loro posto ne dovranno sedere cinque, giacché vale dall’inizio dell’attuale amministrazione la regola non scritta di un membro al governo per ogni due consiglieri.

Da vedere quali saranno i partiti della coalizione che dovranno sacrificare una poltrona. Secondo i ben informati, Muto e Grimaldi dovrebbero tornare presto al loro posto. Il primo è fortemente sponsorizzato da Marco Campione, il secondo da Lorenzo D’Auria ed Angelo Cappelli. Per Toriello resta ancora forte il sostegno morale di Francesco Frezzato, ma Giuseppe Sica avrebbe virato su Liberato Pumpo. Il duetto Tedesco-D’Acampora, dopo il secondo ritorno in maggioranza, dovrebbe riproporre il secondo ritorno anche di Massimiliano Casillo. Manca un nome, che potrebbe essere quello di Carmine Martino, ma non si esclude l’ipotesi Mariella Liguori.

Gli altri partiti si accontenteranno tacitamente delle briciole. Resteranno Paolo Cuozzo, Maurizio Mirra, Alfredo Liguori e Vincenzo Tancredi. Ma il Pd potrebbe perdere la poltrona di vicesindaco a favore del solito partito: l’Udc.

Francesco Piccolo

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