Elezioni amministrative

Domani 33 Comuni chiamati a votare 

Quattro con più di 15mila abitanti: Agropoli, Capaccio, S. Severino e Nocera. In ventinove paesi il sindaco e il Consiglio saranno eletti al primo turno

SALERNO. Una campagna elettorale sottotono. Circa un mese trascorso senza particolari fibrillazioni. Amministrative tradite dal dibattito sulla legge elettorale e dalle conseguenze dovute alla “scissione” del Partito democratico. Che anche qui, ha alimentato un dibattito più alto e meno concentrato sui Comuni al voto. Argomenti non proprio irrilevanti, visto che in molti comuni c’è chi ambisce ad andare in Parlamento. Insomma nessuna scintilla ha acceso fuochi alimentando dibattiti al vetriolo.
Ci hanno provato i 5 Stelle ad Agropoli, ma la seduzione per le Amministrative non ha stregato il dibattito politico. Eppure il clima della vigilia era rovente. Il Pd giocava la sua partita e lo faceva guardando a quelle Politiche che da qui a breve interesseranno sindaci uscenti (Franco Alfieri) e la new thing deluchiana (Piero De Luca). A Nocera Inferiore e a Mercato San Severino il cerchio magico di Vincenzo De Luca ci ha messo la faccia e non solo quella. E sempre a Nocera Inferiore anche il miracolo dell’unità a destra. Con Forza Italia e Fratelli d’Italia che si danno la mano per spingere su Pasquale D’Acunzi, già bassoliniano, già al fianco di Torquato e attuale componente del partito di Angelino Alfano.
Anche lui uno che potrebbe guardare a Roma, soprattutto se la legge elettorale dovesse cambiare in meglio. A Mercato San Severino per bloccare il sindaco commissariato Giovanni Romano, il Pd ha scelto il giovane Vincenzo Bennet, abdicando a Carmine Ansalone - storico candidato dem - che pare sarà nominato vicesindaco in caso di vittoria. Attorno a Bennet tutti gli amministratori della Valle dell’Irno e non solo a “pedalare” per conquistare un feudo storico del centrodestra. Ad oggi resta l’incognita Capaccio. Con il centrosinistra lacerato. Il Pd, quello a trazione deluchiana, ha puntato sull’uscente Sica. Ma c’è chi spera nell’appoggio di Alfieri per battere il candidato di De Luca. Ad Agropoli la partita dovrebbe essere chiusa. Ma i grillini, qui, sperano di dare una lezione all’opposizione. Che contro Alfieri non ha mai potuto molto. Vedremo.
Così domani si va al voto in 33 Comuni, quattro quelli superiori a 15mila abitanti dove - se al primo turno uno dei candidati a sindaco con relativa coalizione o lista non ha superato il 51 per cdento dei voti - è previsto anche il turno di ballottaggio tra i due aspiranti primi cittadini che hanno racimolato il maggior numero di voti: Agropoli, Capaccio Paestum, Mercato San Severino e Nocera Inferiore. Ventinove invece i comuni al di sotto dei 15mila abitanti dove sindaco e Consiglio saranno eletti al primo turno: Acerno, Alfano, Bracigliano, Buccino, Buonabitacolo, Camerota, Castel San Giorgio, Centola, Colliano, Giffoni Sei Casali, Laurito, Magliano Vetere, Montecorice, Palomonte, Petina, Piaggine, Pisciotta, Prignano Cilento, Roccapiemonte, Roscigno, Rutino, Sacco, Sant’Arsenio, Santomenna, Sanza, Sapri, Serre, Stella Cilento, Stio. Complessivamente nel Salernitano sono 191.690 i cittadini dei 33 comuni chiamati al voto, per un totale della popolazione di 207.092 persone.
Scioglimenti anticipati e commissariamenti. Sono sette in tutto i Comuni i cui residenti sono chiamati al voto in anticipo rispetto alla scadenza naturale dei sindaci e Consigli fissata a cinque anni. Si tratta di Amministrazioni sciolte con decreto prefettizio per problemi legati alla tenuta della maggioranza eletta e ragioni giudiziarie. I Comuni dove si andrà alle urne anticipatamente sono: Buonabitacolo (elezioni del maggio 2014, commissariato nel marzo 2016), Camerota (elezioni maggio 2012, commissariamento marzo 2017), Castel San Giorgio (elezioni del marzo 2015, commissariamento nel maggio 2016), Magliano Vetere (elezioni maggio 2014, commissariamento marzo 2016), Mercato San Severino (maggio 2014, commissariamento luglio 2016), Rutino (elezioni giugno 2016, commissariamento settembre 2016), Sant’Arsenio (elezioni maggio 2014, commissariamento novembre 2016).
Numeri. Tra i 33 comuni che andranno al voto il prossimo 11 giugno il più “pesante” in termini di elettori è quello di Nocera Inferiore con 38.733 votanti, su una popolazione di 46.563 abitanti; subito dopo c’è Mercato San Severino, con 19.111 votanti e una popolazione di 22.036 persone; a chiudere Agropoli (18.554 votanti e 22.016 persone) e Capaccio Paestum (18.362 votanti e 22.016 di popolazione). Il comune più piccolo chiamato al voto è quello di Stella Cilento, con 749 elettori; quindi Roscigno con 908 votanti e 827 residenti; Prignano Cilento con 993elettori e 997 residenti; Sacco, con 973 votanti e 559 residenti; Rutino, 958 elettori e 889 residenti.
Curiosità. Tra i quattro Comuni più grandi, solo in due si ricandidano gli uscenti. A Nocera Inferiore con Manlio Torquato e a Capaccio-Paestum con Italo Voza. Volti nuovi a Mercato San Severino soprattutto nel centrosinistra dove scende in campo Vincenzo Bennet. Mentre nella patria di Franco Alfieri, Agropoli, scende in campo il suo delfino Adamo Coppola. A Santomenna ritorna in campo invece Massimiliano Voza, il sindaco arrestato in Turchia pochi mesi fa, perché sostenitore della causa del popolo curdo. Ad Alfano invece esce di scena Amelia Viterale, che festeggiò la sua vittoria a primo cittadino con il saluto romano.
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