il questore

«Dobbiamo dare risposte a un nuovo allarme sociale»

«È una storia che lascia l’amaro in bocca perchè testimonia una deriva comportamentale che è a dir poco inquietante». Il questore Antonio De Iesu ha alle spalle una lunghissima esperienza nel...

«È una storia che lascia l’amaro in bocca perchè testimonia una deriva comportamentale che è a dir poco inquietante». Il questore Antonio De Iesu ha alle spalle una lunghissima esperienza nel contrasto alla criminalità. Certi episodi non dovrebbero più fargli effetto, ma il raid di domenica sera, che ha visto protagonisti un gruppo di ragazzi e ragazze neppure maggiorenni, la violenza e la spavalderia con cui, secondo gli investigatori, hanno agito, lo ha turbato. E non poco, perchè «al di là dell’azione repressiva che è fondamentale, dobbiamo interrogarci su cosa sta accadendo in certi gruppi di giovanissimi che provengono da contesti socio-culturali apparentemente normali». Il questore cita anche la rissa verificatasi l’estate scorsa in un bar di via Velia: «Sono segnali che non dobbiamo trascurare perchè rappresentano un allarme sociale. Noi, come forze dell’ordine, abbiamo il dovere di essere presenti e di dare risposte concrete. Ma il problema è più generale e coinvolge anche altre istituzioni preposte ad individuare un disagio che sfocia in derive di aggressione e violenza. Il branco di minorenni che gli agenti delle “volanti” hanno arrestato non solo ha commesso un furto, ma ha causato lesioni molto pesanti alla comitiva di Pompei vittima del pestaggio». Una «violenza gratuita», sottolinea De Iesu, rispetto alla quale si è rivelato fondamentale «l’intervento immediato della polizia, grazie ad uno speciale piano di monitoraggio che ho predisposto per tenere sotto controllo gli ambienti della movida. I nostri uomini, con la collaborazione dei militari dell’Esercito, ogni giorno passano al setaccio l’asse di via Roma, l’area del teatro Verdi e quella di piazza della Concordia. In questo modo siamo pronti ad agire in tempo reale per contrastare episodi legati alla criminalità». L’aggressione di domenica conferma la necessità di continuare su questa linea: «E’ necessario non abbassare la guardia - continua - frenare sul nascere ogni anomalia e dare ai cittadini risposte concrete in termini di sicurezza».(b.c.)

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