BATTIPAGLIA

Divise ai vigili urbani. Mancano mezzi e personale in ufficio

Dopo un anno e mezzo gli agenti toglieranno le pettorine ma in garage ci sono soltanto dieci auto e una moto

Polizia municipale: nuove uniformi, vecchi problemi. Ai vigili urbani sarà consegnato nei prossimi giorni l’agognato vestiario. La Cantalupo, ditta che sta confezionando i capi d’abbigliamento per i caschi bianchi e che ha ricevuto l’ordine ai principi di gennaio. Dopo più d’un anno e mezzo, dunque, i vigili urbani riporranno le pettorine nell’armadio e indosseranno le nuove uniformi. L’ultima dotazione risale al 2009. I 100mila euro per le nuove livree, realizzate seguendo i parametri regionali, furono stanziati dalla commissione straordinaria. Ad acquistare le divise è stata l’amministrazione di Cecilia Francese.

Alcuni nodi, tuttavia, rimangono irrisolti. I caschi bianchi, ad esempio, attendono che s’attivi a beneficio d’ognuno di loro la pensione integrativa. A settembre 2015 si stabilì che il 50% dei proventi delle contravvenzioni venisse destinato all’abbigliamento, ma pure all’aggiornamento professionale dei vigili, oltre che alla segnaletica e ai corsi d’educazione stradale nelle scuole. Da quei soldi, però, sarebbero dovuti venir fuori anche i fondi per la pensione integrativa dei 53 agenti di polizia municipale: «I soldi - denuncia uno dei rappresentanti sindacali dei vigili - ci sono, negli ultimi anni abbiamo racimolato 300mila euro circa, ma al Comune non fanno partire il bando di gara...». Soldi che, adesso, non potrebbero essere utilizzati per la previdenza sociale a beneficio dei caschi bianchi, essendo stati incamerati prima che venisse emanato un bando, se non girandoli agli agenti in forma di premio unico.

E, a proposito di premi, mancano anche quelli per la produttività relativi alle annate 2015 e 2016. Soldi che andrebbero ripartiti tra gli agenti che raggiungono la sufficienza nelle schede di valutazione. Eppure, nelle annate in questione, l’allora dirigente Giorgio Cerruti, che non ebbe l’okay dalle amministrazioni, non ha compilato le pagelle.

Per non parlare del parco mezzi: poco più di 10 vetture, una sola moto funzionante e qualche ciclomotore: «L’auto più nuova che abbiamo è stata acquistata dieci anni fa...». Le biciclette acquistate nel 2010 dall’amministrazione di Giovanni Santomauro sono al Comando ma raramente vengono utilizzate: «In Centro è meglio girare a piedi, perché il senso unico ci impedirebbe di percorrere la strada in entrambe le direzioni, mentre per i quartieri la bici sarebbe perfetta, ma ci mancano gli uomini per presidiare costantemente anche quelle zone...». C’è anche penuria di risorse umane: «L’amministrazione vuole più vigili in strada - spiega il rappresentante sindacale - ma ciò va a discapito del lavoro da ufficio, con tante pratiche legate al commercio ancora da sbrigare...». La linea telefonica è guasta, ed è stato predisposto un numero ad hoc in Comune. La struttura di via Rosa Jemma, infine, riversa ancora in condizioni di degrado: sono stati fatti dei lavori all’interno dei bagni, ma l’impianto di climatizzazione non viene ripulito da anni, per cui lo si lascia spento, in diversi punti della struttura ci sono delle crepe nell’intonaco. E poi dei cablaggi senza protezione. E i maniglioni antipanico della porta d’emergenza sono chiusi con un’enorme catena col lucchetto.

 

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