Ditta in crisi, imprenditore tenta il suicidio

Il sarnese si è tagliato le vene. Provvidenziale è stato l’intervento della consorte che l’ha salvato

SARNO. Ancora un dramma della crisi, per fortuna non diventato tragedia. I tempi duri che stiamo vivendo hanno ripercussioni inconsce e rischiano di creare conseguenze ancor più pesanti. Un giovane sarnese, 37 enne, tenta il suicidio tagliandosi le vene, ma lo salva la compagna che se ne accorge in tempo, chiamando i soccorsi.

La triste vicenda si è consumata qualche giorno fa, in un comune limitrofo, dove il professionista convive con una ragazza, anche se il centro dei suoi affari è Sarno. Da qualche mese, il giovane aveva ereditato l’impresa edile di un familiare precocemente scomparso e si è ritrovato, all’improvviso, di fronte a un mare di responsabilità che, però, non lo spaventavano, visto, che, comunque, sul campo, una buona esperienza l’aveva maturata.

La cosa che lo ha colpito, segnandogli anche l’anima, è stata la progressiva riduzione delle commesse. In pochi mesi, sono stati chiusi precedenti cantieri, ma di aprirne nuovi non se n’è parlato e, intanto, gli impegni economici con il personale e con il fisco si presentavano con cadenza regolare. In città, la crisi del settore edile si avverte da tempo e si somma ai riflussi di un quadro generale complesso. Tutto questo ha finito col minare la buona volontà del professionista portato al limite della depressione per non saper trovare una via d’uscita, comunque, per non immaginare un percorso virtuoso. La decisione di farla finita, così, è balenata come un lampo nella testa e, con fredda pianificazione, il ragazzo si taglia le vene e si distende sul letto, aspettando che la morte sopravvenga.

Un piano calcolato e spaventoso. Lasciarsi lentamente andare e attendere che la morte arrivi lascia il tempo per riflettere. A salvare la sua vita, però, arriva la compagna che nota le illogiche macchie di sangue lungo un braccio e sulle lenzuola e, dopo una breve ispezione, si rende conto e, tra lacrime e grida, allerta subito tutti. I soccorsi arrivano e, dopo le cure urgenti per tamponare l’emorragia, l’imprenditore viene accompagnato all’ospedale dove la situazione viene stabilizzata. Dramma evitato per puro caso.

Ora, il giovane è affidato agli affetti familiari. L’amore ai tempi della crisi assume connotazioni strane e inesplorate. La stretta che stiamo vivendo segna soprattutto chi non è abituato ad avere problemi economici perché chi ne ha sempre avuti sa bene come continuare ad affrontarli. L’episodio è un segnale d’allarme grave che deve aiutare l’intero tessuto sociale a riflettere e a sviluppare un senso di solidarietà per uscire dalle secche ed evitare di abbandonare i più deboli.

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