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Dissequestrato il “tesoro” di Manzo

Il riesame di Padova ha disposto il dissequestro del patrimonio di 130 milioni di euro - in immobili e terreni - dell’imprenditore di Nocera Inferiore Francesco Manzo, al quale avevano posto i...

Il riesame di Padova ha disposto il dissequestro del patrimonio di 130 milioni di euro - in immobili e terreni - dell’imprenditore di Nocera Inferiore Francesco Manzo, al quale avevano posto i sigilli i Carabinieri nel gennaio scorso, su proposta della Diezione distrettuale antimafia di Venezia.

Manzo, 70 anni, originario di Nocera e da anni residente a Padova, è sospettato dai magistrati di essere vicino ai clan della camorra e di riciclaggio di denaro.

Secondo i giudici del Riesame, in sostanza - riferiscono alcune fonti -, non vi sarebbe prova che il patrimonio dell’uomo d’affari abbia a che fare con la camorra.

Il congelamento di case, terreni e quote di società appartenenti a Manzo era scattato anche in ragione della sproporzione tra l’esigua dichiarazione dei redditi dell'anziano e l’enorme valore dei beni a lui intestati.

Un tesoro, costituito tra l’altro da un castello nel bellunese, decine di appartamenti, un grattacielo davanti alla stazione di Padova, che ora è tornato nelle mani dell’imprenditore.

La notorietà di Manzo in zona è legata anche a un altro fattore. La figlia dell’uomo ha posato Giuseppe Fabbricatore, in passato consigliere comunale di Nocera Superiore ed è stata indagata nell’ambito di una inchiesta sulla Provincia.

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