Il caso

Dissequestrato il Crescent, i giudici accolgono l'istanza di Rainone

Svolta a Salerno: i lavori potrebbero riprendere a breve

SALERNO. Dissequestrato il Crescent. A deciderlo i giudici che stamattina (martedì) hanno accolto l’istanza dei costruttori Rainone. Il tribunale presieduto da Vincenzo Siani ha preso atto della disponibilità degli imprenditori a superare lo scoglio del versamento degli oneri.

Secondo l'accordo, l’impresa dovrebbe versare un milione subito, impegnandosi per gli altri cinque con una polizza fideiussoria. I lavori dovrebbero riprendere a breve.

Lo scorso 21 ottobre il tribunale del Riesame di Salerno aveva rigettato il ricorso presentato dall'impresa Rainone. A dicembre la procura di Salerno aveva confermato il suo dissenso al dissequestro. Oggi (martedì) il Tribunale di merito si è espresso in maniera contraria. «Entro un anno dall'inizio dei lavori - spiega il costruttore Eugenio Rainone - contiamo di ultimare il Crescent. Sono state accolte le nostre richieste, ovvero pagare la prima rata degli oneri concessori e poi garantire la parte residua con una polizza fideiussoria».

Soddisfatto il legale. «I giudici - spiega l'avvocato Lorenzo Lentini, legale insieme ad Agostino De Caro degli imprenditori Rainone- hanno disposto il dissequestro del Crescent subordinatamente al pagamento degli oneri di urbanizzazione-prima rata, al deposito della polizza fideiussoria e al rilascio del titolo edilizio che ovviamente è subordinato al pagamento di queste rate. Noi faremo tutto nel giro di qualche giorno. Il tutto ammonta a 5,9 milioni per gli ulteriori oneri per la realizzazione della Piazza». 

L'assessore comunale all'Urbanistica, Mimmo De Maio ha commentato positivamente la notizia del dissequestro aggiungendo che: «il provvedimento consente di superare una situazione di stallo che va avanti da 26 mesi. Questa notizia coincide con la chiusura della gara di appalto della messa in sicurezza di Piazza della libertà. Quest'oggi, infatti, sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di intervento e sono 22 le aziende che hanno chiesto di partecipare alla gara».