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Disordini a San Matteo, notificati gli avvisi

Portatori e ultras tra le persone invitate a farsi identificare dalla polizia giudiziaria

Notificati gli avvisi di garanzia per i disordini durante la processione di San Matteo. Si tratta di avvisi a presentarsi negli uffici della polizia giudiziaria per farsi identificare ed eleggere domicilio, in modo da poter ricevere senza ulteriori passaggi burocratici i prossimi atti dell’inchiesta: dalle convocazioni per rendere interrogatorio al documento di conclusione delle indagini. Come anticipato dal procuratore capo Corrado Lembo i destinatari degli avvisi sono tredici, e all’incirca la metà appartiene ad ambienti della tifoseria ultras della Salernitana.

Il reato contestato, nel fascicolo d’inchiesta affidato al sostituto procuratore Francesca Fittipaldi , è quello di turbamento di funzione religiosa, aggravato dalle offese a un ministro di culto. I protagonisti sono stati individuati in alcuni portatori delle statue, le cui intemperanze sono state documentate da foto e filmati, ma anche in altre persone che assistevano al corteo religioso accompagnandolo con le invettive e che in alcuni momenti avrebbero cercato di forzare le transenne. Anche questi episodi sono registrati in vari fotogrammi, inseriti nel fascicolo della Procura. Risultano ancora non identificati, invece, gli autori dei fuochi pirotecnici sparati dopo la processione sulla spiaggia di Santa Teresa, un episodio avvenuto lontano dagli obiettivi di fotoreporter e operatori televisivi. Nei loro confronti, se saranno individuati, si procederà per violazione delle norme del testo unico di pubblica sicurezza relative all’esplosione di fuochi.

Da sciogliere resta pure il nodo dell’ingresso in Comune: l’accensione delle luci e l’apertura della porta era prevista da un ordine di servizio (in onore al passaggio del Santo) ma non è chiaro chi ha deciso di spostare le transenne, consentendo l’ingresso delle sta