Discariche, la gestione passa a Ecoambiente

La Provincia di Salerno affida alla società la competenza sui siti di cui si occupavano i Consorzi

SALERNO. La gestione delle discariche di Costa Cucchiara a Polla, di “La Marca” a Sardone di Giffoni Valle Piana, ma soprattutto il sito di stoccaggio di ecoballe di Persano, a Serre, passa ufficialmente dai Consorzi di Bacino alla società provinciale Ecoambiente. Lo ha stabilito la giunta provinciale. A proporre il trasferimento delle competenze è stato l’assessore all’ambiente, Adriano Bellacosa, che ha dato mandato agli uffici di procedere con l’iter burocratico necessario a formalizzare questo passaggio.

Dopo tre anni, la Provincia di Salerno applica la legge regionale 26 del 2010 (andata in soffitta a fine 2012), ma la copertura finanziaria necessaria alla gestione dei siti non più utilizzati di Giffoni e Polla e allo svuotamento del sito di Persano – dove sono stoccate 90mila tonnellate di rifiuti – resta ancora un rebus. I soldi, infatti, dovrebbero arrivare dalla Protezione civile nazionale che deve alla Provincia circa 60 milioni di euro. A fine anno, da Palazzo Sant’Agostino è partita un’azione giudiziaria per il recupero dei crediti: soldi che sarebbero dovuti servire anche a sollevare la situazione economica dei Consorzi di bacino e, in particolare del Salerno 2, che gestisce Persano e Giffoni. Ma, ad oggi, il tira e molla continua, dopo le riunione di gennaio che avevano fatto sperare in uno sblocco positivo del contenzioso.

La decisione assunta ieri in giunta ha anche un altro significato perché apre la strada al processo di “smantellamento” dei Consorzi, destinati a cessare le loro attività entro il 30 giugno, con il passaggio di competenze, funzioni e personale dalle Province ai Comuni. Su questo fronte, infatti, la scorsa settimana c’è stato un primo incontro tra i commissari liquidatori dei quattro Consorzi salernitani e l’assessore Bellacosa per fare il punto della situazione. Al centro della discussione i piani industriali. «Su questo punto – ha spiegato l’assessore – il Sa1 e il Sa2 sono più avanti rispetto agli altri due». Intanto sul fronte pratico, continuano a registrarsi problemi nelle isole ecologiche dei comuni del Consorzio Sa2, fatta eccezione per il capoluogo. L’autorizzazione a conferire nelle piattaforme private non è ancora arrivata. E molti centri sono ormai al collasso con mezzi stracolmi fermi nei piazzali e senza possibilità di poter effettuare la raccolta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA