l'inchiesta

Discariche e violenza sessuale Magistrato sotto accusa

Il pm Ceglie finisce nei guai per l'indagine sullo smaltimento dei rifiuti nel Sele e i rapporti con la moglie di un imprenditore indagato

«Ho depositato una richiesta al comitato di presidenza» del Consiglio superiore della Magistratura «per chiedere l'apertura di una pratica in prima commissione, alla luce delle notizie riportate oggi dal Fatto Quotidiano sull'indagine della Procura di Roma sul pm Donato Ceglie. Al di là dei gravi risvolti penali, si impone una valutazione del Csm sui profili ambientali e funzionali legati all'attività del magistrato, noto come esperto della lotta alle ecomafie».

È quanto scrive il consigliere del Csm Antonio Ardituro nella richiesta di apertura pratica. «Dal quotidiano - prosegue il componente della prima commissione Ardituro - si apprende che il pm Ceglie, attualmente in servizio presso la Procura generale di Bari, sarebbe indagato per fatti molto gravi tra cui quello già prescritto di corruzione in atti giudiziari con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa, in concorso con Sergio Orsi, l'imprenditore nel ramo dello smaltimento dei rifiuti, noto per il suo stabile collegamento con il clan dei Casalesi».

Secondo ilfattoquotidiano.it, Ceglie, per anni pm alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, oggi sostituto procuratore generale a Bari e «già sotto processo, a Roma, per concussione per costrizione, violenza sessuale e calunnia» - è indagato dalla Procura della Capitale per abuso d'ufficio e per una presunta violazione fiscale. Tutto ciò in relazione ad «una vicenda giudiziaria che coinvolgeva due coniugi in corso di separazione e procedimenti penali instauratisi per le denunce reciproche tra i due», oltre ad una questione di presunte false fatture.

Ma nell'invito a comparire per l'interrogatorio, recapitato a Ceglie dalla procura di Roma, si fa riferimento anche al fatto che il procedimento è relativo pure all'ipotesi di corruzione in atti giudiziari aggravata dall'agevolazione mafiosa, in concorso con Sergio Orsi, ma per questo reato «risulta maturato il termine di prescrizione».