Buccino 

Discarica di rifiuti chimici  Nei guai curatore ex Etitalia

BUCCINO. Controlli nelle aziende situate nella zona industriale di Buccino Scalo: il blitz di ieri ha portato, ieri mattina i carabinieri forestali della stazione di Buccino agli ordini del...

BUCCINO. Controlli nelle aziende situate nella zona industriale di Buccino Scalo: il blitz di ieri ha portato, ieri mattina i carabinieri forestali della stazione di Buccino agli ordini del maresciallo Antonio Zinna e del colonnello Marcello Russo, a sequestrare una vera e propria discarica a “cielo aperto” di rifiuti pericolosi abbandonati in un piazzale situato a pochi metri dal fiume Bianco. A finire nel mirino dei carabinieri forestali, il capannone dismesso dell’ex fabbrica Etitalia (azienda attualmente chiusa per fallimento e gestita da un curatore), che fino a qualche anno fa si occupava della produzione e della stampa di etichette industriali, astucci e cluster. Ad insospettire i carabineri è stata la presenza in più punti del piazzale dell’azienda, di cumuli di rifiuti di materiale di vario genere: bidoni industriali in plastica deteriorati e contenenti sostanze chimiche che fuoriuscivano dai contenitori, bidoni in latta rotti e contenenti solventi chimici, barattoli deteriorati contenenti inchiostri e colla, secchi di resine miscelate, cisterne di varie dimensioni contenenti sostanze liquide non ancora identificate ma riconducibili presumibilmente a fanghi industriali, diversi rifiuti di plastica deteriorata e materiale in ferro arrugginito.
Rifiuti chimici pericolosi dunque, esposti alle condizioni atmosferiche e abbandonati su di un deposito in cemento armato dell’estensione di due mila metri quadrati, adiacente la fabbrica. A seguito dei controlli, i militari hanno classificato e sequestrato settanta metri quadrati di rifiuti chimici smaltiti illecitamente e trovati nel piazzale antistante la fabbrica, in attesa degli ulteriori esami che verranno fatti in laboratorio per accertare la natura di alcune sostanze liquide rinvenute in vecchi fusti industriali con etichette schiarite, mentre il curatore fallimentare che gestisce l’azienda, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Salerno con l’accusa di gestione illecita di rifiuti pericolosi, deposito incontrollato di rifiuti e miscelazione di rifiuti contenenti sostanze chimiche.
Mariateresa Conte
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