Discarica di Melaino Sindaco e assessore nel mirino di Rizzo

Castellabate, il capogruppo di opposizione all’attacco «Sapevano del problema del percolato e dei rifiuti»

CASTELLABATE. «Sulla vicenda della discarica di Piano Melaino avevo deciso di non intervenire perché ero convinto che girare il mestolo nell'acqua putrida non poteva che aumentarne il fetore; ma da capogruppo consiliare di minoranza, ho pensato di non potermi esimere». Inizia con queste parole l’intervento del consigliere Marco Rizzo, che tramite un social network attacca l’amministrazione in carica sulla discarica di San Marco di Castellabate. «Rimango incredulo ed indignato – spiega Rizzo - quando sento che qualcuno ha cercato di strumentalizzare la cosa. L'amministrazione ha fatto bene nel cercare di tutelare l'immagine di Castellabate – aggiunge - ma di sicuro non doveva e non poteva scaricare su un nostro concittadino colpe che invece vanno ricercate su chi oggi amministra il nostro territorio». Il consigliere si riferisce a chi ha segnalato il problema al tg satirico “Striscia la notizia” che ha mostrato la vasca di percolato riempita fino alla sua capienza massima e con liquido di percolato che fuoriusciva sul terreno.

«Voglio ricordare che già nel 2006, nel periodo dell'emergenza rifiuti in Campania, ci fu un tentativo di sversare i rifiuti nella discarica di Piano Melaino, e solo dopo una sommossa popolare alla via Catarozze venne evitato qualsiasi conferimento. Il sottoscritto era tra quei cittadini che si sono beccati una denuncia penale per interruzione di pubblico servizio perché furono bloccati i camion comunali». «E sapete chi c'erano all'epoca in giunta? – sottolinea Rizzo - Costabile Spinelli, e Luisa Maiuri, se ricordo bene con delega all'Ambiente, oggi rispettivamente sindaco e vicesindaco». Secondo il capogruppo di minoranza, questi, quindi «non possono dire che non erano a conoscenza della cosa». «Non ci voleva molto – aggiunge - per tenere l'intera area recintata ed in assoluta sicurezza, oltre a tenere i pozzetti chiusi e sigillati, nonché ad effettuare lo svuotamento periodico del percolato, come eseguito invece fino a qualche anno addietro. La verità probabilmente – conclude - è un'altra, di questa discarica l'amministrazione se ne era proprio dimenticata».

Andrea Passaro

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