Discarica abusiva sequestrata a Linora 

In un’area di 100 mq c’erano rifiuti di ogni genere: dalla plastica ai residui edili e anche materassi. Denunciate due persone

CAPACCIO PAESTUM. Scoperta una discarica abusiva in località Linora, a Capaccio Paestum: sequestro dell’area e due denunce. Gli agenti della polizia locale, coordinati dal tenente Sofia Stradella, hanno sottoposto a sequestro preventivo la discarica abusiva individuata in località Linora. Gli agenti, intervenuti su segnalazione del consigliere delegato alla sicurezza urbana, Pasquale Accarino, hanno individuato e deferito all’autorità giudiziaria due persone, che in quell’area stoccavano, per poi incendiare, rifiuti di varia natura. Si tratta dell’ennesima operazione che conferma l’attività quotidiana che l’Ente sta portando avanti per contrastare ogni forma di inquinamento. I due titolari dell’area, del posto, avevano creato una buca nella quale venivano gettati rifiuti di ogni genere, dalla plastica ai rifiuti di natura edilizia, materassi ed altro. A questi, a ritmi regolari, veniva dato fuoco, incuranti dei danni che ne conseguivano per l’ambiente. L’area in questione è pari a circa un centinaio di metri quadrati. Purtroppo, sono all’ordine del giorno, le segnalazioni di comportamenti portati avanti da taluni che non hanno a cuore la natura e l’ambiente.
Non a caso, anche la stessa consigliera Alfonsina Montechiaro, con delega all’ambiente, da mesi è impegnata a compiere la bonifica di aree del territorio che vengono prese di mira da incivili. Dall’inizio della stagione estiva si susseguono poi, le denunce relative a presunti sversamenti di liquami nei corsi d’acqua che hanno il mare pestano, quale destinazione finale. I bagnanti hanno in più occasioni documentato il cambiamento di colore dell’acqua, che emanava in certe ore del giorno anche odori tutt’altro che piacevoli.
Situazioni che hanno messo in allarme il Comune retto dal sindaco Franco Palumbo che ha attivato una task force. E proprio l’altro giorno, nell’ambito delle specifiche attività di controllo la stessa ha disposto il sequestro preventivo di aree di terreno, di vasca e di canalizzazioni interrate di un’azienda zootecnica in località Stregara. Attraverso l’individuazione di liquami bufalini in alcuni punti della rete di canali consortili in sinistra Sele, è riuscita a risalire all’allevamento che, illecitamente, immetteva i reflui aziendali in corpo idrico superficiale confluente nel fiume Sele. Immediata anche la chiusura delle tubazioni di immissione che consentivano lo sversamento delle deiezioni bufaline nei canali consortili, che finivano poi in mare.
Andrea Passaro
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