Discarica a fuoco, è allarme ambientale

Notte di paura per il rogo che ha devastato la collina a Cesarone. Il sito abusivo era già stato sequestrato e mai bonificato

CAPACCIO. Si segue la pista dolosa per l’incendio della mega discarica abusiva, divampato la scorsa notte sulla collina di Cesarone. Un rogo che ha provocato danni, paura e allarme a Capaccio e non solo, al punto da costringere gli amministratori locali a emettere un’ordinanza con una serie di prescrizioni per tutelare la salute pubblica.

«Da quanto ci hanno detto i vigili del fuoco, l’incendio è partito vicino al cancello, poi si è diffuso su tutto il fondo – hanno spiegato ieri i fratelli D’Avino, proprietari del terreno – Non sappiamo se è doloso o meno. Non abbiamo ricevuto minacce né intimidazioni. Presenteremo una denuncia per fare chiarezza sulla vicenda». A indagare sono i carabinieri della locale caserma, diretti dal comandante Maurizio Balistreri. Ieri mattina erano ancora visibili i focolai dell’enorme rogo che ha devastato l’ambiente, scatenando una nube tossica su tutta la zona. Nel fondo, da anni, esisteva quella discarica abusiva, dove c’era di tutto: pneumatici, elettrodomestici, materiali ferrosi e lastre di eternit. Ai proprietari era stato imposto lo sgombero dei rifiuti, mai eseguito. “Era nota da anni la presenza di quella discarica – lamentano alcuni cittadini – Doveva consumarsi un incendio del genere per avviarne la bonifica?”.

Il sindaco Italo Voza ha spiegato: «Aspettiamo disposizioni dalla Procura per emettere una nuova ordinanza per la bonifica. Qualora i proprietari non provvederanno, procederà il Comune in danno. Da una prima stima, bonificare l’area, occorrono oltre 50mila euro. In ogni caso ci mobiliteremo, le risorse saranno trovate. I fondi andavano individuati subito, quando non si è ottemperato all’ordinanza bisognava agire in danno. Questi scempi si possono evitare con una maggiore collaborazione dei cittadini. Quando si vede un rifiuto non si deve subito puntare l’indice contro il sindaco e il Comune ma bisogna rendersi conto che è il risultato dell’inciviltà del “cafone” di turno. Per ripulire le discariche vengono impiegati soldi dei cittadini».

Dura la segreteria provinciale dei Verdi che “condanna senza mezzi termini la gravità dell’accaduto a Capaccio. L’opinione pubblica è concentrata sulla questione Terra dei fuochi quando poi nelle zone di Oliveto Citra e dintorni esistono casi di rifiuti dannosi ugualmente pericolosi per la salute”. E poi lancia un appello al ministro degli Interni e a Napolitano di “venire nel Salernitano a constatare di persona i rischi seri per i cittadini di alcuni comuni”.

Angela Sabetta

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