Disabile bloccato 40 minuti sul binario della stazione di Salerno

Mancava l’addetto che azionasse il montascale: anziano “salvato” da tre giovani pendolari che lo hanno preso in braccio

SALERNO. Manca il personale per l’assistenza: anziano disabile rimane bloccato in stazione per circa 40 minuti. E’ successo ieri pomeriggio, alle 15.40 circa, alla stazione ferroviaria di Salerno. Vittima un anziano salernitano giunto in treno da Napoli, con la moglie e la figlia, al binario numero 4. Sul binario (sprovvisto di ascensore) c’era il montacarichi collegato al sottopasso ma non c’era nessuno che lo azionasse.

«Sono indignato – racconta l’anziano - sono rimasto ad aspettare l’assistenza per circa 40 minuti. Sono riuscito ad andar via grazie a tre ragazzi che accortisi del disagio mi hanno trasportato in carrozzella, a braccia, fino al piano terra». Del personale addetto nemmeno l’ombra. «Ho chiamato tutti, l’assistenza, Trenitalia, e nessuno mi ha dato una mano», denuncia il malcapitato. In verità un dipendente di Trenitalia che si trovava sul posto si è mobilitato immediatamente chiedendo spiegazioni al personale della biglietteria. «Non possiamo farci niente – hanno però ribadito i due dipendenti allo sportello - Oggi è sabato e l’assistenza non c’è. Bisognava prenotare prima». La spiegazione non convince il ferroviere che di rimando ha risposto a tono.

«Bisogna comunque risolvere il problema. Non possiamo lasciarlo sul binario. Vorrà dire che informerò la Polfer». Intanto il tempo passava e l’anziano disabile restava bloccato al quarto binario. Sono stati tre giovani pendolari a risolvere il problema. «Lasci perdere. L’aiutiamo noi a scendere le scale». L’anziano ha subito accettato l’aiuto e, con un pizzico di vergogna, ha ringraziato i tre ragazzi. «Ma vi rendete conto che situazione mortificante – ha ribadito il malcapitato – sono dispiaciuto. Grazie di cuore». La vicenda ha profondamente indignato i viaggiatori che hanno assistito alla scena. «Mi sembra inaccettabile che nella stazione di Salerno - ha commentato un medico di Vallo della Lucania che si trovava sul posto - non si riesca a garantire il servizio dovuto a una persona disabile. E nemmeno ad assicurare anche quel minimo di informazione e di assistenza degna di una città civile».

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale delegato ai Trasporti Carmelo Stanziola. «E’ necessario fare subito chiarezza sulla questione – ha dichiarato Stanziola - E’ impensabile lasciare una stazione importante come quella di Salerno senza l’assistenza per i disabili. Bisogna intervenire con celerità affinchè non si verifichino più episodi così tristi ed incivili». Purtroppo non è la prima volta che la stazione di Salerno finisce nel mirino delle polemiche per disservizi di questo tipo. Lo scorso anno toccò alla giornalista del nostro quotidiano, Vitina Maioriello, fare i conti con i disservizi ferroviari. La giornalista rimase bloccata in stazione un’intera serata poiché l’ascensore funzionava solo durante il giorno, «fino alle ore 17».

Anche in quell’occasione, chi di competenza, buttò le mani avanti, sostenendo che «era necessaria la prenotazione, almeno 12 ore prima». Ieri il problema si è ripresentato e, ancora una volta, non è chiaro di chi sia la responsabilità e come fronteggiare questi inconvenienti che rischiano di trasformarsi in un inferno per i malcapitati di turno. «Quanto è accaduto è colpa della disattenzione con cui vengono trattati i disabili – taglia corto un avvocato, anch’esso presente ieri alla stazione ferroviaria di Salerno – i disabili non possono essere considerati alla stregua di un pacco. Le ferrovie dovrebbero occuparsi di più dei diritti dei disabili, anche il sabato».

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