Dirigente aggredito al municipio di Amalfi

Giuseppe Caso, dipendente dell’ufficio tecnico, colpito dal direttore di un cantiere sottoposto a verifica

AMALFI. Accerta un abuso edilizio e poco dopo subisce un’aggressione a “domicilio”, direttamente alla sua scrivania a Palazzo San Benedetto, sede del municipio. Protagonista della brutta disavventura è stato il dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Amalfi, Giuseppe Caso. Che, come denunciano gli stessi dipendenti dell’area tecnica, che hanno deciso dìinfrangere il muro d’omertà che si era formato attorno alla vicenda, è stato vittima di un’aggressione da parte di un professionista locale, direttore dei lavori nella ristrutturazione in un cantiere nell’antica Repubblica marinara. Tant’è che Caso ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso dell'ospedale “Costa d’Amalfi”, che gli hanno diagnosticato un trauma contusivo in sede occipitale, rilasciando con una prognosi di tre giorni.

In base alla ricostruzione fornita dagli stessi impiegati, l’architetto sarebbe prima stato minacciato con frasi irriguardose e quindi colpito con un forte pugno, tra le spalle e il collo. Il colpo subìto l’avrebbe fatto cadere e sbattere il capo contro una scaffalatura metallica, e l’impatto sarebbe stato così violento da fargli perdere i sensi per alcuni istanti. Soccorso dagli stessi dipendenti e trasportato nel nosocomio costiero per gli accertamenti del caso, è stato dimesso con una prognosi di tre giorni.

Insomma una vicenda spiacevole ma, a quanto pare, questo clima poco “edificante”, per i dipendenti dell’ufficio tecnico del comune di Amalfi non è affatto un’eccezione. «Il grave episodio - sottolineano i dipendenti - non è stato pubblicizzato ma, al contrario, si è preferito tenerlo nascosto per evitare di coinvolgere l’immagine del Comune, poiché l’aggressione è avvenuta negli uffici municipali, durante l’orario di ricevimento e ai danni di un funzionario pubblico che in quel momento prestava il suo servizio,dunque senza nessuna tutela da parte dell’Ente che non ha nemmeno condannato l'accaduto».

Ma le percosse ai danni dello stesso funzionario non sono un fatto isolato. «Caso - specificano i dipendenti - è destinatario di continue intimidazioni. E già lo scorso anno, durante un sopralluogo, è stato minacciato e aggredito, ed è in corso un procedimento penale . Non è possibile - concludono - che un funzionario pubblico che vuole far rispettare le regole in un luogo dove spesso le norme non vengono rispettate, debba subire queste mortificazioni».

Gaetano de Stefano

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