Diplomi facili, due arresti nel Cilento

Agropoli, ai domiciliari i fratelli Mario e Alfredo Vissicchio. Sette obblighi di firma. Attestati pagati fino a 5000 euro

AGROPOLI. Diplomi facili in cambio di somme comprese tra i 2.500 e i 5.000 euro. Un “trucco” che ai fratelli Mario e Alfredo Vissicchio è costato un’ordinanza agli arresti domiciliari. Ma l’operazione “Scuole fantasma”, eseguita dalla Guardia di finanza di Agropoli, guidata dal capitano Fabio Antonacchio, ha portato anche alla denuncia di 132 persone in diverse regioni e al sequestro di beni per 6,6 milioni di euro. Oltre a sette obblighi di firma emessi nei confronti di coordinatori didattici, assistenti amministrativi e “procacciatori ” di nuovi studenti. Le indagini sono state coordinate dal procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, e dal sostituto procuratore Alfredo Greco.

I due fratelli sono atati arrestati in qualità di titolari di istituti paritari a Laureana Cilento e Ceraso, già sequestrati nel 2012 dalle Fiamme gialle. Il sequestro ha riguardato 59 unità immobiliari conferite in un fondo patrimoniale alla fine del 2012 per tentare di “proteggerle” dai sequestri, ubicate ad Agropoli, Laureana, Torchiara e Ceraso. Tra i beni anche tre ville di pregio con piscina, una delle quali a Moio, e numerosi appartamenti, 5 veicoli e 1,7 milioni di euro depositati sui conti oppure investiti in polizze assicurative, di cui 240mila euro posti a garanzia per l’acquisto in leasing, al prezzo di 2,5 milioni di euro, di un noto hotel di Agropoli, in ristrutturazione, che ospita un istituto alberghiero paritario gestito dai due imprenditori.

L’indagine ha portato alla luce le attività del sodalizio capeggiato dai due fratelli, amministratori della società titolare delle parità scolastiche rilasciate dall’Ufficio scolastico regionale per l’esercizio di istituti per geometri e ragionieri, dedito alla commissione di reati di associazione per delinquere, interruzione di pubblico servizio, truffa ai danni dello Stato e falso continuato. I controlli condotti dai finanzieri nell’ultimo anno hanno consentito di accertare i reiterati e gravi reati contro la pubblica amministrazione, consumati nelle scuole da parte delle 132 persone denunciate, tra cui tanti “studenti” che, sborsando denaro, ottenevano un diploma da geometra o ragioniere senza frequentare le lezioni. L’ingente documentazione sequestrata nelle scuole e l’audizione di centinaia di studenti e docenti hanno fatto emergere l’esistenza del sodalizio delinquenziale, nel quale ai coordinatori didattici, ai docenti ed agli assistenti di segreteria erano affidati specifici compiti, con l’obiettivo di simulare sistematicamente il corretto svolgimento delle lezioni. Le otto verifiche fiscali hanno permesso di scoprire un’emersione di oltre 5 milioni di euro sottratti a tassazione ai fini delle imposte dirette; 3,3 milioni ai fini Irap; 730mila euro di ritenute sulle retribuzioni evase nel periodo 2004-2012. Alla fine del 2012 il mancato versamento di imposte, contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei dipendenti, aveva generato un debito nei confronti dell’Erario di 5,7 milioni.

Angela Sabetta

©RIPRODUZIONE RISERVATA