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Dipendenti senza stipendio Tensione alla Mexall Glass

SCAFATI. Mexall Glass: continua lo sciopero dei venti operai senza stipendio. Momenti di tensione ieri mattina davanti alla vetreria industriale i cui operai hanno proclamato uno sciopero perché...

SCAFATI. Mexall Glass: continua lo sciopero dei venti operai senza stipendio.

Momenti di tensione ieri mattina davanti alla vetreria industriale i cui operai hanno proclamato uno sciopero perché rimasti senza retribuzione da febbraio.

Quando davanti allo stabilimento è sopraggiunto un camion a caricare il vetro, gli operai hanno tentato di bloccarlo. I proprietari si sono allarmati e hanno allertato i Carabinieri che, giunti sul posto, hanno ripristinato in breve un clima più disteso.

«Era l’ultima commessa – spiegano gli operai – ora dentro non c’è più lavoro. Siamo disperati. Quando rientreremo in fabbrica non avremo cosa fare».

Intanto, alcuni di loro hanno contattato il sindaco Aliberti per chiedergli di intervenire con i proprietari. «Esprimo piena solidarietà nei confronti dei lavoratori in difficoltà – dichiara il primo cittadino -. Mi auguro che sia possibile una mediazione tra le parti e che la questione possa essere risolta al più presto».

I venti operai sono senza stipendio da quattro mesi: hanno riscosso gennaio, ma senza la tredicesima. Giorni fa hanno chiesto e ottenuto un colloquio con i proprietari, da cui hanno appreso che i conti bancari sono bloccati e i pagamenti non sono possibili almeno per ora.

Ecco perché hanno deciso di proclamare lo sciopero. L’amministratore delegato della Mexall Glass Domenico Prete ha replicato: «La crisi economica che ha penalizzato il settore edile ci ha costretto a ridurre la nostra produzione a causa del decremento della domanda. Abbiamo fatto l’impossibile, con continui finanziamenti, per tenere in vita la nostra azienda e salvare i nostri dipendenti. Continueremo a lottare».

Oggi e domani la situazione resterà tranquilla, ma non è escluso che all’inizio della prossima settimana gli operai mettano in campo altre iniziative.

Intanto, l’udienza della causa sulla rotazione dei dipendenti in cassa integrazione – Alfonso Amato e gli altri che lo scorso anno si resero protagonisti di una lunga manifestazione di protesta proprio contro la mancata rotazione, chiedendo di tornare a lavorare - fissata per ieri è stata rinviata al 7 giugno per poter ascoltare altri testi.

La situazione, in ogni caso, rimane particolarmente difficoltosa.

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