Salerno

Diocesi: sciolti 78 matrimoni

L'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico

 Sono 78 le cause introdotte nel 2014, (in costante calo rispetto al 2011) nel Tribunale Ecclesiastico intediocesano salernitano lucano, che abbraccia un bacino d'utenza di oltre 1 milione e 600 mila abitanti. E ben 33 hanno ottenuto e richiesto il patrocino gratuito, in ossequio anche delle disposizioni di Papa Francesco sebbene a Salerno il "patrono stabile" sia in funzione già dal 1998. Nell'anno appena trascorso sono state decise 98 controversie, di cui 78 con esito affermativo e 14 con uno negativo, mentre ne sono state archiviate 2 e restano pendenti ancora 231 giudizi.

Tra i capi invocati per la nullità del matrimonio quello più frequente è l'esclusione d'indissolubilità, seguito a ruota dall'esclusione di prole, dal difetto di discrezione di giudizio e dall'incapacità di assunzione di oneri. I dati sono stati forniti ieri nel coso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, che è stato aperto dall'arcivescovo Luigi Moretti, dal vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico monsignor Michele Alfano e dalla prolusione del vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico lombardo, monsignor Paolo Bianchi, sul tema "Lo schema probatorio e le perizie nelle cause di nullità di matrimonio" «Il nostro compito - ha spiegato l'arcivescovo - è quello di aiutare a far nascere una coscienza di famiglia solidale, che diventi sempre più protagonista della Chiesa». Proprio per questo, ha rimarcato, «la preparazione alla celebrazione del matrimonio diventa un impegno sempre più preponderante». «Il nostro impegno - ha aggiunto - è che si concretizzi quell'esigenza già espressa da Giovanni Paolo II, che la chiesa diventi la famiglia delle famiglie. Tant'è che papa Francesco ha osservato come il Tribunale ecclesiastico debba pure uscire dai tecnicismi giuridici per trasformarsi in pastorale».

Monsignor Alfano ha rinnovato l'invito a «una maggiore attenzione nella preparazione delle nozze», rilevando anche come ci sia un «notevole aumento, nei motivi invocati per la nullità del matrimonio, di capi di natura psicologica». L'intervento di monsignor Bianchi si è invece incentrato sul sistema probatorio canonico, chiarendo alcune nozioni sul tema dell'incapacità psichica al matrimonio e della sua prova.