LA KERMESSE

Dinosauri e meduse: ecco le Luci d'Artista del 2022

Scelte le opere per il rilancio: in Villa il “Giardino Preistorico”

SALERNO - «L’ideazione e la progettazione della 17esima edizione delle Luci d'Artista tiene conto di tanti vincoli che hanno purtroppo condizionato pesantemente le scelte tecniche e stilistiche. E in questo scenario, per consentire la realizzabilità delle singole installazioni, si sono scartate per alcuni siti le idee più innovative e le soluzioni più ardite, nella speranza di poterle proporre nelle prossime edizioni». La chiosa della relazione firmata dagli architetti Domenico Pannoli e Maria Cristina Milanese , gli “art director' scelti dal Comune di Salerno per le opere della kermesse 2022, è chiara: anche le Luci hanno dovuto fare i conti con tanti problemi. Causati non solo dalla ristrettezza dei tempi per presentare il progetto finanziato dalla Regione Campania ma anche dalla guerra: il conflitto in Ucraina, infatti, ha fatto schizzare alle stelle anche i prezzi dei materiali necessari a realizzare le installazioni che «vanno dal 30& fino, addirittura, a più del 100%», si legge nel planning dello studio Onedesign. Inevitabilmente, dunque, c’è stata una rivisitazione al ribasso del progetto che, in ogni caso, sarà fortemente innovativo rispetto al passato. Nel solco di quel “desiderio” sottolineato pure dal governatore Vincenzo De Luca : rinnovare una manifestazione di grande successo ma diventata un po’ ripetitiva.

Le opere del 2022. Come saranno, dunque, le installazioni del 2022? Nella Villa Comunale prenderà vita il “Giardino Preistorico”: T-Rex, mammut, brontosauro e altri dinosauri si candidano ad essere le luminarie maggiormente apprezzate dai più piccoli. In piazza Flavio Gioia, invece, il tema dominante sarà il mare: la “rotonda”, infatti, sarà conquistata da un centinaio di meduse a creare un “giardino danzante”. Su corso Vittorio Emanuele, invece, un tappeto di lampadine darà vita all’opera “Cristalli e Luci” che accompagnerà gli avventori della passeggiata pedonale. A Largo Campo, invece, ci sarà una fata che, dal balcone sul portale di Palazzo Genovese, “lancerà” idealmente un centinaio di farfalle. E, per la prima volta, compariranno le luminarie anche a Piazza della Libertà: ad essere addobbate, infatti, le (poche) palme che seguiranno lo stesso tema delle alberature della vicina Santa Teresa. Mentre sulle strade dell’intera città e nella zona pedonale del centro storico troveranno posto installazioni già viste negli scorsi anni (con posizionamenti diversi) ci saranno novità pure nella zona orientale: la rotatoria piazza Monsignor Grasso, a Mercatello, sarà decorata con stelle luminose; una maxi “stella dei desideri” prenderà posto in piazza Caduti Civili di Brescia, a Pastena; su piazza Gian Camillo Gloriosi, a Torrione, ci sarà “l’albero dei cuori”.

Le firme degli artisti. Come già annunciato nell’accordo fra Comune e Onedesign, ci saranno anche delle opere firmate da artisti di fama. Tra via Diaz, via Quaranta e via Manzo ci sarà “Le parole dei bambini” di Roberto Castaldo che, con quest’opera, ha voluto dare voce a quei soggetti che «rappresentano la parte più innocente e sognatrice dell’Umanità ». Attraverso la pratica creativa dell’artista, che selezionerà i contributi dei bambini delle scuole primarie della città in una sorta di processo artistico partecipato, «verrà realizzata un’opera “viva”, espressione autentica dei sentimenti delle nuove generazioni verso tutti quei temi che sentono come importanti per il loro futuro». A piazza Sant’Agostino, invece, sarà installata l’opera “Portatori di doni” di Enrico T. De Paris , formata «da figure antropomorfe luminose le cui mani sono sostituite da pacchi regalo. Alcune figure, sospese in aria, formano un girotondo mentre altre assistono alla danza». L’ultima opera, invece, porta la firma proprio di Pannoli, il progettista delle Luci che già in passato ha ideato alcune luminarie viste a Salerno: “Noi siamo Natura” prenderà vita nel tratto di via dei Mercanti compreso tra piazza Portanova e via Arechi. Sarà costituita «da tre figure femminili poste in relazione con gli altri elementi naturali (ambiente, piante e animali): tre muse, nelle quali i capelli diventano nuvole, le mani farfalle e le braccia rami e fiori. Un’opera che invita a riflettere sui temi ambientali, su come tra i soggetti rappresentati esista un profondo legame e quanto sia importante e necessario preservare la natura e la sua struggente bellezza».