«Dimissioni del segretario e congresso»

Le condizioni dei dissidenti del Pd per il rilancio a Scafati. Proposta la candidatura di Gianpiero Russo

SCAFATI. I consiglieri “dissidenti” Pd chiedono le dimissioni del segretario cittadino e propongono la candidatura a sindaco di Gianpiero Russo. Doppia conferenza stampa ieri mattina dei consiglieri comunali Francesco Bottoni, Mauro Buono e Michelangelo Ambrunzo che, in una prima fase, sono stati affiancati dall’ex consigliere Giuseppe Vitiello. Netta la posizione dei quattro esponenti del partito (Vitiello neo tesserato) che chiedono una svolta attraverso le dimissioni del segretario cittadino, Giuseppe De Francesco, l’avvio di una fase congressuale e la scelta di un candidato condiviso da un’ampia coalizione di forze civiche e politiche. Queste sono le condizioni poste dai consiglieri dissidenti affinché possano rendersi «disponibili ad una conduzione unitaria delle attività e delle scelte necessarie fino alle amministrative», come si legge sul documento sottoscritto dai relatori insieme a Rosario Falcone, ieri all’incontro, Enzo Somma e Alfonso Annunziata, assenti per impegni di lavoro.

Bottoni auspica il commissariamento del partito per rimettere insieme le varie anime: «Al direttivo di poche sere fa ho esordito dicendo che alla luce di quello che è successo, dalle primarie cittadine e nazionali al tesseramento fino al deludente risultato alle politiche, mi sarei aspettato le dimissioni del segretario. Il partito dimostra di non esistere, per questo abbiamo chiesto di fare un congresso, dopo quello di due anni e mezzo fa in cui non ci fu la possibilità di interloquire. In questi 5 anni abbiamo fatto opposizione non ricevendo nulla e non ci sentiamo “irresponsabili”, come ci hanno definito, ma abbiamo lanciato segnali d’allarme inascoltati. Ora occorre una scossa, l’unità è fondamentale».

Vitiello ha sottolineato l’inconsistenza del partito: «Il Pd a Scafati è una presenza virtuale, in quanto alla capacità di comunicare con la società ed essere canale di confronto e discussioni. Nei prossimi mesi il partito dovrebbe essere motore di un’aggregazione ampiae alternativa alla destra con un candidato che aggreghi tutti».

Il “no” a comportamenti di chiusura e ad ipotesi passatiste è stato condiviso da Ambrunzo e Buono di “Obiettivo comune” che hanno ribadito la proposta di azzerare le primarie – tenuto conto del passo indietro di Scarlato e della disponibilità di Grimaldi - e insieme a Bottoni hanno annunciato che alla riunione del centrosinistra di stasera avanzeranno la proposta di candidatura del professore universitario Gianpiero Russo.

Maria Rosaria Vitiello

©RIPRODUZIONE RISERVATA