Dimissioni al vetriolo alla scuola “Vicinanza” di Salerno

Il presidente del Consiglio d’istituto lascia l’incarico e accusa la preside. Braccio di ferro sulla settimana corta

SALERNO. Metodi che «comprimono fortemente la funzione e l’autonomia degli organi collegiali della scuola»; mancato coinvolgimento dei genitori; «evidente violazione degli obblighi scaturenti per la scuola dal contratto formativo stipulato all’atto dell’iscrizione negli anni passati». È un atto d’accusa contro la preside Sabrina Rega il documento con cui il presidente del Consiglio d’istituto della “Vicinanza”, il magistrato Luigi Barrella, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico dopo giorni di braccio di ferro tra genitori e dirigente sul nuovo orario scolastico che andrà in vigore da settembre.

La preside ha motivato la scelta della settimana corta con i tagli al personale e ha sottoposto alle famiglie due ipotesi, entrambe con sabato festivo. Alla fine il sondaggio ha deciso che i bambini della primaria saranno in classe dalle 8.10 alle 13.40 dal lunedì al giovedì e dalle 8.10 alle 13.10 del venerdì, mentre nella secondaria “Pirro” (da pochi anni accorpata alla “Vicinanza”) le lezioni si svolgeranno dalle 8 alle 14. Il provvedimento non ha affatto placato le polemiche, anzi nell’ultimo Consiglio d’istituto il presidente Barrella ha protocollato le dimissioni con un documento al veleno. «Il metodo e la tempistica impressi ai lavori del Consiglio dalla nuova dirigenza non appaiono condivisibili – scrive – essendo tali da comprimere fortemente, a sommesso avviso del sottoscritto, la funzione e l’autonomia degli organi collegiali della scuola». In particolare si stigmatizza «la prassi di richiedere la convocazione del Consiglio nell’imminenza delle scadenze previste dalla legge, sì da non consentire un adeguato studio delle questioni all’ordine del giorno, soprattutto da parte dei rappresentanti dei genitori»; e ancora un «reiterato mancato invio ai consiglieri dei documenti relativi ai vari punti all’ordine del giorno».

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