il bilancio del comune 

Dimezzato il disavanzo, ma l’opposizione critica i servizi

Il disavanzo cala a quota 9 milioni, ma scoppia il caso Pontecagnano. E se in maggioranza si sorride soddisfatti, all’opposizione c’è chi dice sardonicamente che «a ridurre i debiti così ci riesce...

Il disavanzo cala a quota 9 milioni, ma scoppia il caso Pontecagnano. E se in maggioranza si sorride soddisfatti, all’opposizione c’è chi dice sardonicamente che «a ridurre i debiti così ci riesce pure un liceale». La giunta Francese ha appena approvato il rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario del 2017. Trend lusinghiero: il disavanzo, che nel 2015 ammontava a 22 milioni di euro e nel 2016 a poco più di 17 milioni, quest’anno è calato a 9.211.513. Grazie al piano di riequilibrio finanziario pluriennale ma pure all’aumento della riscossione, alla spending review e al colpo di spugna su 2,2 milioni di residui passivi e 3,5 di residui attivi.
L’utile d’esercizio è di 3,2 milioni. I dirigenti, intanto, hanno comunicato i debiti fuori bilancio e le passività potenziali: 76mila euro dall’Avvocatura e 2mila dagli Affari generali. La dirigente Anna Pannullo, invece, ha fatto sapere che il Comune di Pontecagnano, capofila del Piano di zona S4, ha intimato a Battipaglia il pagamento di altri 312mila euro a titolo di quota di compartecipazione: «Non ho rinvenuto elementi sufficienti che potessero legittimarne la liquidazione – scrive la funzionaria – e quindi ho relazionato all’Avvocatura».
Intanto il rendiconto è aspramente criticato dal leader dell’opposizione Gerardo Motta: «Cala il debito, ma a scapito dei servizi. Una città così sporca non s’è mai vista» lamenta. Inoltre Motta chiede conto delle «cause pendenti» e delle «passività latenti» e fa sapere che «se mancasse, per dirne uno, il debito milionario con Enrica Campione per la lottizzazione Iacp a via don Sturzo, il bilancio sarebbe falsato». (c.l.)
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