Difficoltà a concepire e nozze “incoscienti” al tempo delle chat

Sono 256 le cause pendenti del Tribunale ecclesiastico per ottenere l’annullamento del vincolo del matrimonio

Un matrimonio contratto in maniera inconsapevole o difficoltà nel concepimento: sono questi i motivi alla base delle richieste di nullità presentate al Tribunale ecclesiastico interdiocesano che chiude il 2012 con 256 cause pendenti, una sola in più rispetto all’anno precedente, mentre al 31 dicembre 2010 erano state 250. Se il 2011 ha visto 93 casi introdotti presso la struttura di via Roberto il Guiscardo, con 72 aventi esito affermativo ed 11 in cui gli uffici giudiziari diocesani hanno ritenuto opportuno non rendere nullo il vincolo matrimoniale, nel 2012 sono state introdotte 92 cause (26 in capo al Patrono Stabile, un ufficio creato allo scopo di mettere a servizio delle persone uno specialista che possa dare «un consiglio sulla possibilità di introdurre la causa di nullità di matrimonio e, se ciò risulta possibile, sul modo con cui si deve procedere»), 88 sono state quelle decise ed appena tre quelle archiviate. In pratica, il trend delle coppie che si rivolgono al Tribunale ecclesiastico per chiedere l’annullamento della loro unione religiosa, sembra mantenersi costante quantomeno in un triennio che è stato costretto a fare i conti, rispetto al passato, con l’utilizzo di Internet ed i disagi che la rete ha causato a legami apparentemente collaudati. Non solo relazioni extraconiugali nate in chat che restano virtuali o che vengono poi consumate anche oltre i confini della realtà puramente virtuale, ma anche disturbi ossessivo-compulsivi legati all’uso smodato e poco consapevole del computer, che vanno dalla dipendenza nei confronti dello shopping a quella per il gioco d’azzardo. Nuove emergenze che hanno travolto le coppie, obbligando anche la Chiesa ad interrogarsi sulle nuove strategie da adottare, così come chiarì monsignor Michele Alfano nella sua prolusione letta nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario appena trascorso. Quest’anno l’appuntamento è per il 9 marzo, presso il salone degli Stemmi di Palazzo Arcivescovile. Ad introdurre i lavori e ad illustrare i dati del 2012, insieme all’arcivescovo Luigi Moretti, ci sarà monsignor Davide Salvatori, Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana.

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