«Differenziata a rilento, ridateci la Tari» 

Pioggia di esposti in Comune da parte di cittadini che citano il regolamento e i “livelli inferiori di prestazione del servizio”

Raccolta differenziata a rilento, 200 cittadini scafatesi chiedono il rimborso parziale delle bollette per l’intero 2018. La commissione straordinaria del Comune di Scafati è alle prese con una pioggia di istanze che, da qualche settimana, sono al vaglio dei dipendenti dell’Ente di Palazzo Mayer. Tutte riguardano la riduzione della Tari per l’anno in corso, come prevede il regolamento comunale e recenti sanzioni della Cassazione. Una class action non organizzata, che però ha visto protagonista il Cotucit, il Comitato a tutela del cittadino che a Scafati in questi mesi ha definito tutti i ricorsi dei cittadini che poi, da quest’ultimi, sono stati spediti al triade coordinata dal prefetto Giorgio Manari e per conoscenza anche all’Acse, la società partecipata comunale che in città si occupa della raccolta dei rifiuti.
«Le istanze già da un mese sono al vaglio dei commissari straordinari e a loro abbiamo chiesto un confronto prima di agire legalmente sulla questione», ha detto Michele Raviotta del Cotucit. Si punta, dunque, all’applicazione dell’articolo 26 del regolamento dell’imposta unica comunale che prevede la riduzione della tassa sui rifiuti per “livelli inferiori di prestazione del servizio”. Il tributo è dovuto, sia per la parte fissa sia per quella variabile, nella misura del 20 per cento della tariffa in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o di pericolo alle persone o all’ambiente.
Accertamenti che, secondo Raviotta, sono stati fatti. «A testimoniarlo sono i numerosi verbali emessi dalla polizia municipale. Negli atti si evince che l’Acse non è stata in grado di fornire il servizio. Prima di portare il caso in Procura vorremmo un confronto con il prefetto Manari. Il nuovo calendario della differenziata non cambierebbe la situazione, il problema è se si è in grado di offrire davvero un servizio di qualità».
Domenico Gramazio
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